
Piatto semplice, contadinesco ma giammai banale, si prepara in fretta, e senz’alcuna difficoltà, con pochi e genuini ingredienti quali, in questo caso, la ricotta fresca, le uova ed il salame.
Piatto semplice, contadinesco ma giammai banale, si prepara in fretta, e senz’alcuna difficoltà, con pochi e genuini ingredienti quali, in questo caso, la ricotta fresca, le uova ed il salame.
Ebbene la scelta, a nostro modo di vedere, non potrebbe che cadere sul cocktail tipico di questa festività ovverosia su un cocktail, molto particolare, che nel nome, nel colore, nel gusto e nel sapore racchiuderebbe l’essenza, frizzante e spumeggiante, della più importante ricorrenza annuale specificatamente dedicata a tutte le donne.
Vediamo, dunque, come preparare una di queste ricette e, in particolare, il risotto mimosa a base di uova.
Vediamo, subito, come prepararle nel migliore dei modi.
La scelta solitamente ricade, com’è ovvio, sui classici pop corn, disponibili presso qualsiasi supermercato oppure ancora facilmente nonché velocemente realizzabili.
A volte si preferiscono, invece, le patatine, magari disposte in una grossa terrina comune, dalla quale attingere per poi sgranocchiare con gusto.
Vogliamo oggi però proporvi una soluzione che renda questa piacevole pratica ancora più gustosa ed ancor più particole e speziata grazie ai semi di zucca aromatizzati al cumino ed alla paprika
La focaccia che vogliamo preparare oggi, infatti, non è una semplice focaccia classica arricchita con patate fritte, come quelle che spessissimo possiamo trovare nelle pizzerie al trancio delle nostre città, bensì una focaccia realizzata con quella che potremmo chiamare farina di patate e che, dunque, avrà il gusto del famoso tubero apprezzato in ogni luogo d’Italia.
Il procedimento, in realtà, è a dir poco banale e non prevede molti passaggi aggiuntivi rispetto a quelli già descritti per la preparazione della focaccia classica, per la focaccia genovese, la focaccia all’uva o la focaccia con noci e gorgonzola.
Vediamo, dunque, come ottenere questa sfiziosa preparazione.
Dispiace, naturalmente, non solamente per i gustosi alimenti in sé bensì anche per lo spreco economico che, in questo modo, va perpetrandosi nonostante le difficoltà finanziarie di moltissimi italiani.
Certamente ciò è dovuto al susseguirsi di pasti e cene quanto mai luculliani che fiaccano lo spirito e l’appetito dei commensali più tenaci che, a fine anno, alla prova del grandioso cenone di Capodanno, cedono senza riuscire a consumare ogni singola imponente portata presentata in tavola.
Simbolo di prosperità, ricchezza, benessere e fertilità, il riso ben incarna ed incamera le speranze che ognuno di noi, in questo momento storico ed economico così tragico, vorrebbe veder realizzarsi nel corso del prossimo anno che, lo si spera vividamente, sarà migliore di quello che ci stiamo lasciando alle spalle.
Dunque ecco spiegato il risotto di oggi che, per rendere sostanzioso ed al contempo raffinato più che mai, proponiamo in questa versione lombarda che unisce la dolcezza dei formaggi a quella del tartufo nero per regalarci un Capodanno indimenticabile.
Questi spiedini che noi oggi vi proponiamo, inoltre, rappresentano una delle portate ideali del cenone di Capodanno poiché ai gamberoni, qualora non fossero graditi, si può sostituire il nostro ingrediente preferito.
Naturalmente, data l’importanza dell’evento e il considerevole numero degli invitati, al pranzo o alla cena di Natale numerosissimi saranno i bambini che alleggeriranno e rallegreranno la serata coi loro giochi e la loro vivacità.
Dovremo dunque pensare, come ben saprà chiunque abbia dei bambini, ad un menu alternativo, adatto ai più piccoli, che sia al contempo gustoso ed adeguatamente leggero, così da non appesantirli troppo e da non fargli mangiare alimenti che, per il loro organismo in formazione, possano venir considerati inadatti o complessi.
Questo particolare tipo di carne, molto più di altri, ben si presta a venir accompagnato da salse ricche e molto gustose, prettamente dolci, che conferiscano, al piatto finale, quel retrogusto agrodolce che ben conosciamo e che ci fa apprezzare tali luculliane preparazioni.
Una di queste salse, largamente diffusa negli Stati Uniti d’America durante il Giorno del Ringraziamento, è quella a base di mirtilli rossi che, oltre a rappresentare il più ideale dei condimenti per il tacchino ripieno statunitense, può venir impiegata, con risultati eccezionali, anche in importanti preparazioni nostrane quali quelle a base, per esempio, di cervo.
Vediamo, dunque, come realizzare la più tradizionale delle salse di mirtilli rossi.
Stiamo parlando, per chi non avesse dimestichezza con la lingua della regione montana che tanto deve alla cultura francese, della notissima salsa verde, il cui principale ingrediente è il prezzemolo ma che presenta moltissime differenti versioni a seconda di quale sia la città o l’area di realizzazione della succitata gustosa salsa.
A Vercelli, per esempio, si usa aggiungere, alla ricetta classica che stiamo per presentarvi, abbondante peperoncino fresco, così da dare un gusto ancor più deciso e particolare al tutto.
Si ricorda comunque come, in ogni caso, sia necessario preparare la salsa verde con circa 24 ore di anticipo, giacché, affinché tutto gli odori si amalgamino, è necessario un imponente lasso di tempo.
LE SALSE DI ODE AL VINO
► Maionese