El bulli – 2006 miglior ristorante al mondo

 Cari lettori, ieri sera stavo guardando alla tv uno speciale su Ferran Adrià  e il suo arcinoto ristorante El bulli. Sono concorde che si tratti di un esperienza eccezionale sia visiva che per il palato degustare la sua cucina anche se noto che si puo’ fare a meno sia di usare i denti e le mascelle. Mi sono meravigliato della quantita’ di spume, emulsioni e quant’ altro che non necessitano di masticazione, e non sto’ esagerando perche’ la cena si compone di 32 portate distribuite in 5 ore. A dirla cosi’ sembra una cosa molto lunga ma in effetti non lo è; 32 diviso 5 ore (300 min) fa una portata ogni 9 min e anche se leggerissima quasi inconsistente penso sia uno sforzo notevole.

Gravner, una storia lunga 7000 anni

Gli antichi romani, si sa, bevevano il vino e ne bevevano tanto, ad ogni cena, pranzo o festa che fosse, il vino rosso dava un tocco speciale ad ogni evento, e pare proprio che questa tradizione sia rimasta intatta rafforzando solamente la qualità  e la produzione di questa bevanda divina.

Migliaia di anni fa, ricordando che la storia del vino è lunga 7000 anni, la fermentazione e la stagionatura del vino avveniva in giare di terracotta o argilla interrate lasciando in superfice solo il coperchio il quale veniva saltuariamente sollevato furtivamente per prelevare qualche armonia che solo il vino regalava. La giara interrata forniva ai nostri antenati un forte significato simbolico, paragonando il vino a un dono della madre terra ovvero un frutto che la terra portava in grembo. Inizialmente la produzione non era, come è facile intuire, molto organizzata e spesso il vino non riusciva a conservarsi per lunghi periodi e andava bevuto dopo pochi giorni o al massimo mesi di invecchiamento.

Ricetta gulas, o gulash

Eh si..quando dico gulas, tutti rispondono Praga. La lista degli italiani che visitano la capitale della Repubblica Ceca è lunghissima e ogni giorno nel centro di Praga si sente parlare italiano. I ristoranti e le birrerie ceche sono piene a qualsiasi ora e gli italiani sembrano proprio apprezzare la cucina ceca famosa soprattutto per la birra (pivo) , che se avete fortuna, in qualche locale la trovate addirittura fresca e non pastorizzata, e per i piatti di carne.

Caviale bianco

Quando si parla di caviale, si immaginano delle minuscole palline nere da gustare con del pane alla griglia o con delle tartine di pane morbido. Tuttavia esistono diverse qualità  di uova di storione (Acipenser sturio) a seconda della specie del pesce appunto. La cremosità  dei granuli morbidi del caviale è unica nel suo genere e regala dei profumi inebrianti ad ogni morso. Ci sono varie denominazioni di caviale ma quella unica e originale è quella tout-court ovvero la qualità  persiana dal quale prende anche il nome Khāg-āvar.

Il caviale più caro al mondo è il caviale bianco iraniano (royal caviar meglio conosciuta come Almas) che viene estratto dal beluga con un procedimento manuale che porta poi a una cernita della dimensione delle uova, a una successiva salatura e al confezionamento.

Il sigaro come fedele amico

Alla fine sono solo delle foglie di tabacco essiccate arrotolate abilmente da mani esperte, questo è il sigaro. Ma allora perchè è così importante? Innanzi tutto il sigaro non è sempre stato uno status simbol, le foglie di tabacco arrotolate e fumate con il naso venivano usate molto prima della scoperta dell’america, ma dopo questo gli europei hanno saputo rendere impotante questa delicata tradizione secolare.

Sushi, una nuova moda?

Sempre con più interesse gli italiano stanno osservendo e dando fiducia ai ristoranti giapponesi tanto da lanciare..