Dopo Natale: pandoro alla stracciatella

Vi siete mai chiesti come consumare le enormi quantità  di pandoro che durante le festività  natalizie i vostri amici e parenti vi hanno regalato? Be’ la ricetta che ho deciso di presentarvi oggi vi aiuterà  a riutilizzare il pandoro avanzato, creando un dolce davvero delizioso: il pandoro alla stracciatella.

Il pandoro è un prodotto dolciario, tipico di Verona, che viene consumato soprattutto durante le feste di Natale. Le origini di questo prelibato dolce non sono ancora state accertate, si sa comunque che il termine pandoro si riferisce al tradizionale colore dorato dell’impasto. Secondo le voci più accreditate, il pandoro odierno sarebbe una derivazione del più antico “nadalin”, un dolce veronese, prodotto intorno all’ottocento, caratterizzato da una forma stellare.

Oggi, il pandoro, conserva del nadalin la tipica forma a stella con otto punte, e continua a presentare quel classico colore dorato grazie alla presenza delle uova.

Spaghetti con mandorle, gamberetti e fiori di zucca

Oggi Vi proponiamo un piatto leggero ma non per questo poco invitante ed appetitoso. Si tratta infatti di una vera e propria prelibatezza tipica delle zone marinare. D`altra parte questo primo piatto, risulta anche semplice e veloce da preparare. Vi assicuriamo che gli spaghetti con mandorle, gamberetti e fiori di zucca, sarà  un piatto prelibato ed accattivante che conquisterà  tutti vostri commensali.

Si tratta di una leccornia piuttosto insolita, in quanto unisce un ingrediente tipico del mare come i gamberetti, con due prodotti tipici della terra, ovvero le mandorle ed i fiori di zucca. Ma forse proprio per questo il risultato finale, con la consistenza croccante delle mandorle che si alterna al gusto delicato e morbido dei fiori di zucca ed a quello voluttuoso dei gamberetti freschi, sarà  armonioso ed incantevole.

Vi consigliamo di apprezzare questo piatto associandolo ad un ottimo vino bianco freddo e profumato.

Cotechino con le lenticchie, un classico di fine anno

Si approssima ormai la fine dell`anno e con esso la maratona gastronomica nella quale noi italiani ci impegniamo regolarmente.

Il Cenone di San Silvestro è notoriamente l`evento conviviale nel quale si mette più impegno e nel quale si preparano i piatti più particolari. Uno dei classici del Cenone di Capodanno è ovviamente il Cotechino con le lenticchie.

Si tratta di un gustoso salume, che prende il nome dalle “cotiche”. E` infatti cotenna di maiale il rivestimento esterno del cotechino, al suo interno si trova un mix di carne suina, cotenna e grasso. Una pietanza quindi molto gustosa diffusa un po` in tutta l`Italia ma tradizionalmente originaria delle regioni più a nord, Lombardia, Trentino e Veneto, ma anche il Molise ha incluso il cotechino nel suo paniere di prodotti tipici.

Ricetta tacchino ripieno

Il tacchino ripieno è una elaborata pietanza molto apprezzata negli Stati Uniti tanto da diventare il piatto ufficiale del giorno del ringraziamento (Thanksgiving).

Anche in Italia viene preparato specie in occasione dei pranzi e cene del periodo natalizio. E` una pietanza molto coreografica e ispira un piacevole senso di abbondanza, inoltre si presta a convivi composto da un numero corposo di convitati, quindi perché non sfruttare l`idea magari per il cenone di capodanno?

Per il ripieno c`è solo l`imbarazzo della scelta, il nostro patrimonio gastronomico offre una miriade di spunti, formaggi e salumi gustosi magari, in modo da creare un contrasto piacevole con il sapore delicato della carne del tacchino.

Ricetta anatra all’arancia

L`anatra all`arancia è una pietanza adesso forse un po` caduta nel dimenticatoio, ma che per anni ha rappresentato una vera prelibatezza, inserita in menu pregiati destinati alle grandi occasioni. Nell`immaginario collettivo l`anatra all`arancia è un piatto della cucina francese, ma in realtà  è una ricetta tutta italiana, toscana per la precisione.

L`anatra all’arancia è una ricetta di preparazione abbastanza semplice, con un po` di attenzione e seguendo i nostri consigli potrete prepararla magari per gli impegnativi appuntamenti con la buona tavola che le imminenti festività  ci riserveranno.

Zimino di ceci, una ricetta dalla Liguria

Lo zimino di ceci è un piatto tipico della cucina Ligure,una cucina caratterizzata da ingredienti semplici e non pretenziosi che rispecchiano un paesaggio dalle poche risorse distribuite in una lingua di terra limitata dalle Alpi, dall` Appennino e dal mare.

In Liguria con il termine “zimino” si intende qualsiasi tipo di pietanza che contiene bietole, coste, erbette o spinaci, da non confondersi con lo “zimino sardo” che è invece un insieme di frattaglie di ovini e bovini.

Pollo all`aglio alla spagnola

Quando si parla di cucina spagnola tutti pensano subito alla “Paella”, al “Gaspacio”, alla “Tortilla” ma in Spagna la cucina non finisce mai di stupirti, allora “vamos a buscar”. Oggi vi propongo pollo all`aglio alla spagnola (Pollo al ajo) per 4 persone. Si tratta di un secondo facilmente digeribile, grazie alla digeribilità  delle proteine del pollo, e con effetti positivi sull`organismo per l`aglio che protegge da malattie cardiovascolari e riduce il colesterolo.

Cavoli alla tedesca

Le proprietà  curative del cavolo sono note a tutti dalla notte dei tempi, i principi attivi che contiene lo rendono un alimento energetico e ricostituente. La cucina tedesca, dalla quale deriva la mitica cotoletta alla milanese, è ricca di cavoli tanto da ottenere anche conserve a base di cavoli, i famosi “Cavoli alla tedesca”.

Prendete un barile e distribuite sul fondo uno strato di sale, poi togliete le foglie verdi a dei cavoli cappucci e tagliateli a strisce sottili. Distribuite le strisce di cavoli sopra lo strato di sale creando uno strato di circa 8 cm.

Pasta Frolla

La pasta frolla è un impasto che serve da base per moltissimi squisiti dolci e torte della tradizione di pasticceria. Il suo profumo delicato , speziato e che sa di burro, inonda la casa di chi la prepara di una fragranza che sa di cose buone.

La pasta frolla viene infatti utilizzata per fare golose crostate, prelibati biscotti e squisiti pasticcini, tra le altre cose. La sua consistenza, una volta ultimata la cottura, diviene piuttosto croccante. Alcune varianti di questa rinomata pasta base di pasticceria, utilizzano la margarina come ingrediente al posto del burro, per renderla un po` più leggera, ma varierà  comunque anche la consistenza finale della pasta una volta cotta.

Purcedduzzi Pugliesi

Questo dolce dal nome buffo ed insolito, affonda le sue origini nelle meravigliose terre di Puglia, e nella zona del Salento in particolare. I Purcedduzzi sono peraltro un dolce tipico delle festività  natalizie. Come molti dei dolci tipici pugliesi, alcuni tra gli ingredienti principali, fanno parte dei prodotti che si trovano in abbondanza nelle campagne pugliesi.

In questo caso l`ingrediente primario sono le mandorle; l`albero di mandorlo infatti è particolarmente diffuso in Puglia. I Purcidduzzi sono dei simpatici piccoli gnocchi fritti dal gusto speziato, addolciti con miele e per di più aromatizzati all`anice ed alla cannella.

Pandolce tra le dolcezze liguri

Questo dolce è tipico della tradizione culinaria ligure, e genovese in particolare. Il Pandolce, vanta origini molto antiche. Secondo la leggenda il Doge Andrea Doria nel XVI secolo, indisse un concorso gastronomico che coinvolgeva i più importanti e bravi pasticceri genovesi, affinché si adoperassero a creare un dolce che si ergesse a simbolo dello splendore e dell`agiatezza della città  di Genova, ma che fosse anche in armonia con l`indole marinara del popolo della città .

Doveva quindi essere anche un dolce che non andasse a male facilmente, durante le lunghe tratte delle navi genovesi. Sembra proprio che in occasione di questa manifestazione, fu inventato il prelibato e delizioso pandolce genovese.

Le Scacce Ragusane tra le ricette di Natale più gustose

Oggi vi proponiamo un piatto tipico della tradizione culinaria siciliana, spesso proposto sulle tavole riccamente imbandite nel periodo natalizio. Le Scacce sono comunque ottime da gustare in ogni periodo dell`anno. Si tratta di invitanti ed insolite focacce, che sono in particolare tipiche della zona iblea e del ragusano. Le scacce però sono molto particolari come focacce; esse hanno infatti un ripieno ed un processo di preparazione diversi dalle focacce note nel resto d`Italia.

Si tratta di un piatto dalle origini antiche, la cui preparazione non è proprio velocissima, ma gustare il loro prelibato sapore, ripaga senza dubbio da tutta la fatica fatta per crearlo. La farcitura è la quint`essenza dei sapori del Mediterraneo; essa, infatti, è costituita da melanzane fritte, formaggio (preferibilmente cacio cavallo), e pomodoro. Ingredienti semplici ma dal sapore e dal profumo inconfondibili.

Pasticciotto Pugliese

Il Pasticciotto è un simpatico e delizioso dolce che appartiene alla tradizione culinaria pugliese, e del Salento in particolare. Le sue origini sono molto antiche, sembrano infatti risalire al XVIII secolo circa.

Sembra infatti che il Pasticciotto sia nato nel paese di Galatina, in provincia di Lecce, dalle mani di un maestro pasticciere che mentre si lambiccava per inventare un dolce nuovo ed insolito che stuzzicasse la curiosità  degli avventori, usò ciò che gli era rimasto da un impasto precedente, per dar vita ad una torta piccola piccola.

Il pasticciere, non dando importanza al risultato da lui ottenuto, da lui stesso definito un pasticcio, lo regalò ancora fumante ad un passante. Il dolce riscosse un successo insperato, ed il passante chiese al pasticciere, che gli facesse qualche altro dolce uguale a quello, così da portarlo a casa. Da allora il Pasticciotto acquisì sempre maggior fama.

Ricetta Fristingo o frustingo

Il Fristingo o frustingo, è un dolce che appartiene alla tradizione gastronomica delle Marche, è viene preparato prevalentemente durante le festività  natalizie. Il Fristingo, comunque cambia il nome in base alla località  delle Marche dove viene preparato; mentre infatti vicino ad Ascoli prende il nome sopradetto, vicino Pesaro viene detto Brostengo.

Si tratta di una torta scura, dal sapore aromatico, farcita con fichi secchi, ed altri ingredienti “poveri”. Le origini di questo dolce infatti, sono molto antiche, e quando ingredienti come lo zucchero, erano un privilegio per pochi, la frutta secca aiutava a conferire un sapore più particolare ai dolci di un tempo. Solo recentemente l`antica ricetta è stata arricchita unendo il cacao. In tempi remoti, infatti, vigeva la legge dell`arte di arrangiarsi, e le massaie riuscivano a inventarsi pietanze prelibate, anche solo usufruendo di quanto c`era in casa.

Zuppa Valdostana

La Valle D`Aosta è una regione ricca di fascino e di magia, sia per i suoi incantevoli panorami e paesaggi, sia per la sua altrettanto eccezionale tradizione culinaria. La gastronomia valdostana si fonda principalmente sui prodotti che la stessa terra offre, ingredienti semplici ma genuini e gustosi. La cucina della Val D`Aosta è molto ricca di zuppe.

Quella che vi proponiamo oggi è la zuppa valdostana, forse una delle più rinomate zuppe della tradizione culinaria locale. Essa è un piatto che può essere preparato durante tutto l`anno, ma senz`altro spopola durante le festività  natalizie in questa regione. La zuppa valdostana, infatti, calda e profumata, conforta con il suo gusto delizioso ed avvolgente, durante le fredde giornate invernali.