Bagna Cauda ricetta

La Bagna Cauda è il piatto principe della cucina piemontese e la ricetta varia a seconda della provincia in cui ci si trova.
Gli ingredienti principali sono l’aglio, le acciughe e le verdure ed essendo una pitanza molto calorica, solitamente la si serve come piatto unico.

Gli ingredienti e dosi per la salsa per 4 persone sono:

200 g di olio d’oliva, 150 g di burro un vasetto di acciughe sott’olio piccolo, 8 teste d’aglio, una confezione di panna liquida da cucina .

gli ingredienti per il contorno di verdure sono:4 peperoni, mezza verza, 100 g di cardi gobbi, un sedano, 4 patate

Carbonara vegetariana

Sicuramente un piatto che rimpiangeranno i vegetariani è la carbonara, la famosa pasta a base di uova e pancetta, molto gustosa e ricca. Se avete un amico vegetariano ecco il modo per prepararne una versione senza carne che sicuramente troverà ampi consensi a tavola.

Crauti alla tirolese

I crauti alla tirolese sono un piatto tipico dell’Alto Adige, rappresentano un contorno per molti piatti ricco e saporito, grazie all’abbinamento di ingredienti come i crauti appunto e la pancetta.

Per la preparazione vengono usati anche cipolla e aromi vari, e possono essere accompagnati a wurstel, gnocchi fritti, canederli e moltissime altre pietanze tipiche del Tirolo.

Ricetta crispelle

Le crispelle sono un piatto tipico del Sud d’Italia, e vengono preparate solamente con gli ingredienti che sono alla base della pasta per il pane.

Si tratta di anelli di pane fritti, che possono essere mangiati benissimo da soli, oppure come accompagnamento a dell’affettato.

Vengono poi create diverse varianti in base al luogo di provenienza, con un ripieno di ricotta e acciughe ecc…

Ricetta insalata pantesca

L’insalata pantesca, come suggerisce il nome stesso, è un piatto freddo tipico dell’isola siciliana di Pantelleria, con ingredienti base quelli tipici del luogo.

Sono presenti infatti pomodori, olive nere, cipolle, e soprattutto i capperi dell’isola.

Questo piatto molto ricco propone un mix di gusti imperdibile, ed il tutto viene condito ovviamente con dell’olio extravergine d’oliva, se siciliano ancora meglio.

Marinatura nell’aceto: lo scapece

Quella di conservare i cibi nell’aceto è una pratica comune in molte cucine regionali d’Italia, e lo scapece rappresenta, generalmente parlando, la procedura con cui nelle regioni del sud Italia vengono lasciati a marinare nell’aceto pesce, carni e verdure.
Una procedura che ha molte analogie con il carpione, in uso nelle regioni dell’Italia Settentrionale, e che consiste nel riporre gli alimenti, dopo una cottura rapida, quasi sempre frittura, in un recipiente che contiene aceto ed aromi. Tipico per esempio dell’area di Napoli gli zucchini in scapece, che si realizzano friggendo gli ortaggi a tocchi ed immergendoli immediatamente in aceto e foglie di menta. Un piatto ideale da gustarsi soprattutto durante l’estate, per la freschezza dell’aroma sprigionato dalla menta, e che si può anche realizzare apportando una gustosa ed elegante variante aggiungendo, invece che quello normale, l’aceto balsamico.

Conservare i cibi: il saor a Venezia

Nella cucina di un tempo mancavano molti dei moderni strumenti di conservazione, come per esempio il frigorifero, oppure l’inscatolamento dei cibo. Ciò però non significa che la cultura culinaria non avesse approntato, già da tempo immemore diverse tecniche per poter conservare i cibi, evitando che questi marcissero o si guastassero. Salatura ed affumicatura per esempio sono tecniche note fin dall’antichità, ed anche la conservazione nello zucchero, nel limone o nell’aceto sono diffuse in tante ricette già da molto tempo.

Ricetta bruschetta caprese

La bruschetta caprese è un invitante piatto soprattutto per l’estate che sta arrivando, ed è uno dei tantissimi modi possibili per farcire una bruschetta.

Su delle fette di pane abbrustolite, viene poi strofinato dell’aglio, seguito dagli ingredienti tipici della cucina mediterranea.

Sono presenti infatti pomodori freschi, mozzarella di bufala, olive nere ecc…

Polpo “in bottiglia”

Il carpaccio di polpo è un piatto altamente spettacolare che sicuramente desterà la meraviglia dei commensali, soprattutto per la pittoresca serie di volute e colori che le sottili fettine presentano all’occhio. Tra le procedure per realizzarlo, una in particolare risulta efficace sia dal punto di vista della presentazione che del gusto: il polpo in bottiglia.
Utilizzando il procedimento adatto, si dovrà realizzare una sorta di salame di polipo, che oltre ad essere facilmente lavorabile, permetterà una facile conservazione nel congelatore, di modo che potrà essere utilizzato anche più di una volta.

Ricetta arrosticini

Gli arrosticini sono una specie di spiedini fatti con carne di ovino, che può essere castrato o pecora. L’origine della ricetta è della cucina abruzzese, infatti questa regione abbonda di ovini.

Gli arrosticini sono spiedini lunghi circa 30 centimetri, tagliati a forma quadrata, fatta apposta per poterli cuocere alla perfezione sopra alla furnacella tipica. In mancanza di quest’ultima gli arrosticini vengono preparati su una griglia, piastra o forno.

Fonduta italiana e fonduta svizzera

La fonduta è un piatto tipico delle valli alpine occidentali, quelle a cavallo tra Francia, Piemonte e Valle d’Aosta, dove la tradizione di presentare a centro tavola una casseruola, in terracotta o ghisa, piena di formaggio fuso, da gustare con crostini di pane croccante o fresco, si è evoluta secondo stili differenti che dipendono in larga misura dal tipo di formaggio locale impiegato. La fonduta valdostana per esempio è sicuramente tra le più celebri, per l’uso della fontina, un formaggio pregiato e dal gusto intenso che si fa sciogliere insieme ad un poco di latte e si arricchisce, per renderla più cremosa e solida con del rosso d’uovo.

Pasta fatta in casa: la chitarra

La cucina regionale italiana è sicuramente tra le più variegate e ricche al mondo, ed uno dei campi in cui essa si esprime con maggior raffinatezza ed eleganza è sicuramente la pasta fatta in casa. Dai “tajarin” piemontesi, alle tagliatelle emiliane, dalle orecchiette pugliesi alle trofie liguri, dagli “strascinati” ai cavatelli la varietà di modi in cui le massaie confezionano la pasta è davvero infinita.
Che sia pasta all’uovo, come è tradizione del Nord e Centro Italia, oppure solo un impasto di acqua e farina di grano duro come invece preferiscono al Sud Italia, spesso la pasta non viene solo lavorata a mano ma viene anche confezionata con l’uso di strumenti specifici.

Ricetta pesto alla trapanese

Sicuramente tutti conoscono il pesto alla genovese ma non tutti sanno che da questa ricetta è nata poi la variante di Trapani, ossia il pesto alla trapanese.

Il pesto alla trapanese è una ricetta antica, e deriva proprio da quello più famoso genovese: in Sicilia si fermavano le navi genovesi provenienti dall’Oriente e i marinai hanno insegnato a conoscere il pesto.

Gli abitanti del posto hanno aggiunto i propri prodotti tipici, come per esempio mandorle e pomodori e da qui è nato il pesto alla trapanese.