Il pesto alla siciliana

Il pesto alla siciliana è una salsa deliziosa di cui esistono però molte varianti; abbiamo una versione con le melanzane, una con la ricotta, una con le mandorle, ecc…

Per voi, ho scelto la variante che mi sembra rispecchiare maggiormente l’idea di pesto alla siciliana diffusa nell’immaginario collettivo.

La ricetta del pesto alla siciliana che vi presento oggi si basa essenzialmente su un ingrediente fondamentale: la ricotta.

Cheesecake al limone

Proseguiamo gli articoli dedicati alle varianti della gustosa cheesecake con la ricetta della cheesecake al limone.

Si tratta di un dolce dal sapore fresco ed estivo, ottimo da servire in queste calde giornate d’Agosto.

Come abbiamo avuto modo di appurare nei precedenti articoli, distinguiamo 3 diverse fasi nella preparazione della cheesecake: un primo momento dedicato alla realizzazione della base, un secondo tempo per la creazione della crema e una fase finale per la messa appunto della copertura.

Cheesecake al cioccolato

Vi ricordate la ricetta per la cheesecake? L’avevamo vista alcuni mesi fa. A partire da oggi, con una serie di nuovi articoli, ho deciso di presentarvi alcune varianti di questo golosissimo dolce.

Cominciamo subito dalla cheesecake al cioccolato. La base per la torta è quella classica, fatta con biscotti secchi (i più appropriati sono di tipo Digestive), burro fuso e un po’ di zucchero.

Spaghetti ai ricci di mare

Gli spaghetti ai ricci di mare sono un piatto tipico della cucina palermitana, infatti in molte zone d`Italia questo spinoso animale marino non viene neppure considerato commestibile.

Il riccio che viene utilizzato in gastronomia è l`esemplare femminile riconoscibile dal colore violaceo, verde scuro o marrone, quello nero è maschio e non offre parte edibile in quanto del riccio si mangiano le uova.

Torta di mele

 Una ricetta classica, vediamo come preparare la torta di mele. La mela è un frutto proveniente dall’Asia con origini che risalgono a moltissimi anni fa ed oggi è un alimento diffuso in tutto il mondo. Qui in Italia è coltivata soprattutto in Trentino e in Valtellina ed è presente in più di 200 varianti.

La mela, usata molto in cucina per preparare anche la torta di mele, ha molte proprietà  benefiche, ad esempio, può essere usata come valida alternativa allo spazzolino da denti, visto il suo alto tasso di acidità , ed è un alimento importante in qualsiasi dieta. Questo frutto possiede molti significati simbolici, basti pensare ad Adamo ed Eva, ma anche alla favola di Biancaneve.

Ricetta caprese alle noci

Ecco a voi uno dei dolci classici napoletani: La Caprese. Questa squisitezza, può essere anche “ritoccata” o meglio “riformulata”. In questo modo potremo raggiungere risultati altrettanto ottimi, proprio come la Caprese alle Noci.

Per la cottura: Tortiera rotonda di 22 cm

Come già  detto, dopo gli ingredienti occorrenti passiamo alla dinamica vera e propria.

* Triturare il cioccolato con la lama di un coltello, trasferitelo in un pentolino dal fondo spesso posto su un bagnomaria e lasciatelo sciogliere, poi fatelo intiepidire.

* In una ciotola ( per fare più in fretta potete usare l’impastatrice oppure il robot da cucina) lavorate a crema il burro con lo zucchero affinchè sarà  spumoso.

* Aggiungete poi i tuorli, le noci, il cioccolato e mescolate.

* Quando il composto sarà  ben amalgamato, unitevi gli albumi sbattuti a neve ben ferma con il succo di limone.

*Con il composto riempite lo stampo (senza farlo cadere tutto al centro) e cuocete in forno, preriscaldato ad una temperatura di 170°- 180°, per un ora circa.

*Sformate, fate raffreddare e cospargete di zucchero a velo.

Risotto allo zafferano

Lo zafferano è l`ingrediente principale di questo piatto appartenente alla tradizione milanese. Lo zafferano proviene da una pianta appartenente alla famiglia delle Iridaceae che in Europa è coltivata soprattutto in Spagna, in Grecia e in Italia, tutte zone dotate di un clima mediterraneo.

Questa spezia dona molto sapore ai piatti e pare avere anche un forte potere afrodisiaco ed è per questo che lo zafferano è usato in abbondanza per preparare cibi afrodisiaci; già  nella mitologia greca si parla infatti delle capacità  di questa pianta di risvegliare i desideri sessuali. Il risotto allo zafferano si lega alla tradizione milanese attraverso una leggenda che racconta di un artigiano intento a colorare le vetrate del Duomo di Milano; per rendere originale il banchetto delle sue nozze quest`artigiano decise di colorare il riso del pranzo con dello zafferano che all`epoca veniva usato nella preparazione dei colori.

La ricetta originale prevede che per arricchire il piatto e renderlo più consistente si aggiunga al risotto midollo di bue sbollentato e tritato. Oggi esistono molte varianti di questo piatto che prevedono anche l`aggiunta di funghi, salsiccia o addirittura frutti di mare. Ma vediamo come preparare un ottimo risotto alla milanese. Gli ingredienti che ci servono sono pochi e semplici; abbiamo bisogno di riso, vino bianco, cipolla, zafferano, parmigiano grattugiato, burro e brodo di carne.

Ricetta Babà 

Per la cottura: Tortiera a ciambella (diametro 16 CM, imburrata e infarinata).

Dopo la selezione degli ingredienti, passiamo alla ricetta.

*In una ciotolina, sbriciolate il lievito con le mani, aggiungete un pò di latte e un pizzico di zucchero e mescolatelo. Lasciatelo fermentare per una decina di minuti circa e nel frattempo preparate tutti gli altri ingredienti.

*Fate la fontana sulla spianatoia con la farina e il sale, unite il lievito, lo zucchero, metà  burro e 3 uova sbattute. Amalgamate con il latte e impastate energicamente.

*Unite uova e burro rimasti e la scorzetta di limone e lavorate finchè l’impasto si staccherà  dalla spianatoia.

*Trasferitelo in una ciotola imburrata, coprite con un canovaccio e fate lievitare in un luogo tiepido e lontano da correnti d’aria per 1 ora circa.

*Trasferite l’impasto a cucchiaiate nello stampo.

*Cuocete il babà  in forno statico a 220° per circa 15 minuti, poi a 190° per altri 15-20 minuti.Ora preparate lo sciroppo.

*Sformate il dolce, lasciatelo riposare per 5 minuti.

*Punzecchiatelo con uno stuzzicadenti e versatevi lentamente lo scioroppo caldo: deve assorbirlo quasi tutto.

*Sformatelo quindi nel piatto da portata e servite con a parte un pò di sciroppo.

Ostriche alla Rockfeller

 Le ostriche sono un mollusco a due valve, una delle quali, l`inferiore per la precisione, è di solito più grande. All`esterno le valve sono rugose e grigie, mentre il loro interno è bianco e liscio. Alcune ostriche producono le perle, in particolare quelle dei mari orientali. Il mollusco interno è molto apprezzato come cibo, avendo carni consistenti e saporite. Inoltre questo prodotto risulta essere uno dei cibi più afrodisiaci in circolazione. Secondo le voci più accreditate pare che, per ottenere l`effetto di risvegliare i sensi, debbano essere mangiate esattamente dodici ostriche a testa.

Le ostriche tonde sono più pregiate di quelle allungate, quindi costano di più; il tipo più rinomato è quello chiamato Belon. Per assicurarsi della bontà  dell`ostrica occorre che il mollusco interno sia vivo nel momento in cui si apre la conchiglia. Le ostriche sono ottime come antipasto, crude e condite col limone; ma c`è una ricetta, sfiziosa e particolare, opera della cucina americana, che vi farà  preparare un antipasto con questi molluschi davvero speciale: le ostriche alla Rockfeller.

Come cucinare la ribollita

 La ribollita è uno dei piatti più famosi della cucina toscana e forse anche uno dei più salutari. Si tratta di un pasto povero, contadino, di umili origini, ricco di verdure e quindi colmo di tante vitamine e con pochi grassi. Per preparare questo piatto si usano gli avanzi dei giorni precedenti: legumi, verdure e pane raffermo.

La ribollita è nota soprattutto nella zona di Firenze e di Siena. Ne esistono diverse versioni e non si dispone di una ricetta unica e generale; ciò che non manca mai però, all`interno di questa zuppa, sono i cavoli e i fagioli. Il nome “ribollita” deriva proprio dal fatto che questa pietanza contiene degli ingredienti che vengono cotti per ben due volte.

Ricetta Baklava

Il baklava è un dolce tipico della cucina mediorientale, di cui Grecia e Turchia, si contendono le origini, ormai da moltissimi anni. La rivendicazione greca di questa prelibatezza si basa su alcune fonti che testimoniano la comparsa già  in epoca bizantina di un dolce a strati fatto di noci e miele, mentre i turchi rivendicano la paternità  del baklava poggiando sul fatto che questo preparato è considerato da tempo immemore il dolce dei sultani.

Hummus, una ricetta araba

Tra le ricette arabe meglio conosciute in tutto il mondo troviamo la ricetta di hummus, tipica soprattutto del Libano e della Siria, fatta con ceci e tahini, che ormai fa parte della più classica cucina mediterranea. Ancora oggi non si conoscono le origini del piatto ma per certo si sa che l`hummus è un preparato molto antico. Compaiono citazioni rispetto le sue eccezionali proprietà  nutritive già  nell`antica Grecia e nell`antico Egitto. L`hummus è conosciuto nelle varie zone orientali con appellativi diversi (hummos, hummous o humus) ed è servito di solito come meze, cioè come antipasto accompagnato da pezzetti di pita.

Danubio, rustico napoletano

A Napoli si è soliti, dopo la veglia pasquale del sabato santo, ritrovarsi tutti insieme per “spezzare la gloria”, interrompendo il periodo di digiuno pasquale e cibandosi di ogni sorta di prelibatezza. Tra le tante meraviglie da gustare, una nota di merito particolare va ai rustici, a metà  tra il dolce e il salato, dotati di un sapore unico e speciale.

Pastiera napoletana

Pasqua si avvicina e così ho deciso di dedicare alcuni articoli alle ricette più gustose da preparare durante questa bellissima festività . Per cominciare dedico il primo articolo di questa serie alla pastiera, un dolce ricco e saporito tipico della tradizione campana. Le origini di questo dolce risalgono probabilmente alle festività  pagane celebrate in onore dell`arrivo della primavera; in particolare la pastiera pare si leghi al culto della dea Cerere, le cui sacerdotesse portavano in processione l`uovo, simbolo di fertilità .

Zuppa di cipolle

 La zuppa di cipolle è conosciuta in tutto il mondo e ne esistono diverse varianti, ma la versione più rinomata è, senza dubbio, quella francese. In realtà  pare che questa pietanza fosse parte della tradizione toscana già  dal medioevo e che sia stata la nostra Caterina de Medici a importarla a Parigi.

La zuppa di cipolle rappresenta un piatto semplice, povero, come l`ingrediente principe che la compone; la cipolla è il cibo del popolo, un frutto umile perché proveniente dalla terra. In seguito sono stati proprio i francesi a rendere questo piatto un prodotto raffinato.

La zuppa di cipolle va consumata prevalentemente in inverno, servita calda e fumante e accompagnata da croccanti crostoni di pane. Gli ingredienti per preparare questo gustoso piatto sono: cipolle bianche, burro, olio d`oliva, brodo di carne, vino rosso, farina, un pizzico di zucchero, sale e pepe. Scaldate in una pentola l`olio col burro; in seguito aggiungete le cipolle pulite e tagliate a fettine sottilissime e un pizzico di zucchero. Lasciate imbiondire le cipolle facendo molta attenzione a non bruciarle.