Gli spaghetti ai ricci di mare sono un piatto tipico della cucina palermitana, infatti in molte zone d`Italia questo..

Il riccio che viene utilizzato in gastronomia è l`esemplare femminile riconoscibile dal colore violaceo, verde scuro o marrone, quello nero è maschio e non offre parte edibile in quanto del riccio si mangiano le uova.
Il sapore del riccio è unico, delicato e fresco, infatti quando lo si usa come condimento è importante non usare altri aromi particolari che potrebbero oscurare il suo gusto così speciale.
Per la ricetta degli spaghetti ai ricci di mare, per 4 persone sono necessari almeno 50 o 60 ricci o il loro equivalente già pronto, se dalle vostre parti è reperibile.
Mettete a cuocere la quantità che desiderate di spaghetti; fate rosolare e imbiondire due spicchi d`aglio a fuoco basso che toglierete quando avranno preso un colore leggermente dorato, devono insaporire l`olio e non prevaricare nel risultato finale.
Quando gli spaghetti saranno bene al dente scolateli e passateli nella padella, aggiungete le uova di riccio e mantecate delicatamente per pochi secondi. Condite prima di presentare i piatti con un pizzico di prezzemolo appena tritato e uno spolvero di pepe nero (utile anche per sconfiggere la vitiligine).
A questo primo così particolare e dal sapore marinaro va abbinato un bianco fruttato e fresco capace di armonizzare il gusto rotondo e delicato del riccio di mare.
Perfetti i bianchi a base di uve Inzolia ma è possibile sperimentare anche con uve geograficamente distanti come il Pinot Grigio.
ODEALVINO.COM consiglia di gustare questo piatto con un vino bianco Colomba Platino Duca di Salaparuta
Gabriele
Roberto 9 Marzo 2009 il 18:28
Qualche appunto: se qualcuno venisse qui in sardegna troverebbe vere e proprie SAGRE del riccio, nonchè chioschi PERMANENTI nella spiaggia di Cagliari che vendono sia i ricci, sia la pasta coi ricci.
Il riccio VIOLA (Paracentrotus lividus) non è la femmina ma è semplicemente un’altra specie rispetto al riccio nero (Arbacia lixula). La specie edule è quella VIOLA e non si mangiano le UOVA ma le GONADI, essendo il riccio un animale ermafrodito NON CONTEMPORANEO ci mangiamo gli ovari che di li a poco diventeranno testicoli, magari non è bellissimo a dirsi ma è una realtà ottima da gustare!
giuseppe 19 Settembre 2011 il 14:05
concordo pienamente il discorso di roberto cè un sacco di cattiva informazione in materia,in piu cè da dire che cè ne sono anche di altri colori,sempre buoni come i viola tipo marroncini e rossastri, l importante e non cercare in quelli neri,quelli non portano da nessuna parte:).
anche alghero e vari paesi fanno la sagra del riccio e da nord a sud sardegna son tutti buoni direi i piu buoni,come tutti i prodotti che vengono dai mari sardi scentificamente e nutrizionalmente i migliori del mondo come gusto e presenza di omega 3.