Gelato al caffè senza gelatiera

L’estate, sebbene stia ormai per finire, sembrerebbe non lasciare ancora alcuna tregua. Il caldo torrido di queste giornate, nonché lo stress del rientro dalle vacanze, sono davvero difficili da sopportare.

Oggi, però, in vostro aiuto accorriamo noi di Ode Al Vino proponendovi una ricetta davvero rinfrescante: quella del gelato al caffè.

Inoltre, come molti sapranno, è un dolce assolutamente salutare, giacché i benefici del caffè per la salute sarebbero ormai stati ampiamente dimostrati.

Senz’alcun indugio, dunque, e senza neppure la gelatiera, scopriamo, nel dettaglio, come ottenere una sfiziosa merenda.

Caffè GinSeng

Gli italiani, si sa, sono un popolo di bevitori di caffè e in effetti i benefici del caffè per la salute sono molteplici, ma, come in tutte le cose, non bisogna mai abusarne perchè la caffeina è un eccitante, ma, oltre a questo, potrebbe causare dei danni allo stomaco.

Il caffè aiuta la digestione dopo un pasto pesante oltre che ad avere dei benefici sullo stato mentale. Il caffè, abbiamo visto, è utile anche in cucina per la preparazione di ottimi dolci come ad esempio il tiramisù o la crema al caffè.

E se molti non riescono a fare a meno del caffè, altri hanno imparato a bere il caffè al ginseng, ultimo nato in ambiente culinario. Sono ormai tanti gli italiani che rinunciano al caffè per bere un caffè al Ginseng.

Ricetta crema al caffè

Dopo aver visto la crema chantilly utilissima in pasticceria per la preparazione di torte deliziose alla frutta oltre che alla crema pasticcera anch’essa ideale per farcire i bignè e i profiteroles. Oggi vogliamo imparare a creare una gustosa crema al caffè.

E’ chiaro che vi consiglio di usare un buon caffè, possibilmente non 100% arabica per evitare il gusto acidognolo. Non vi consiglio di utilizzare nemmeno il caffè più caro del mondo perchè sarebbe inutile.

La preparazione della crema al caffè è molto semplice e qui di seguito possiamo vedere gli ingredienti per la quale è composta.

Irish coffee ricetta originale

L`Irish coffee è il cocktail tipico irlandese a base di caffè, whiskey e panna. E` un drink dal gusto dolce e corposo, molto apprezzato dai cultori di creme di whiskey e di liquori al caffè.
La sua ricetta è conosciuta in tutto il mondo e risale agli anni della seconda guerra mondiale.

Secondo la tradizione l’ideatore della bevanda fu Mr. Sheridan, capo dei barman nel bar dell’aeroporto di Shannon in Irlanda. Si racconta che una notte giunsero all`aeroporto dei viaggiatori stanchi e infreddoliti . Così Sheridan gli servì un drink che potesse ritemprarli. Preparò una bevanda alcolica a base di caffè, i passeggeri rimasero colpiti dal gusto e chiesero al barman l`origine del drink.

Il frutto del caffè

ll frutto contiene due semi di forma semisferica, appoggiati l`uno contro l`altro e rivestiti da una pellicola detta pergamino: sono i chicchi di caffè.

Carrè d’agnello al Cannonau e Ribes

Tra poco si festeggerà  la santa Pasqua e come vuole la tradizione molti fedeli preferiscono sacrificare un piccolo agnello per cucinarlo con una ricetta buona e saporita.

Il gusto dell’agnello è molto particolare e la carne risulta essere morbida e se, cucina bene, croccante all’esterno. Oggi vi voglio presentare una ricetta molto delicata per cucinare l’agnello con una salsina al vino rosso di Sardegna meglio conosciuto come Cannonau.

Per questa ricetta servono alcuni ingredienti un po’ insoliti per la cucina italiana come ad esempio il caffè e la frutta come il ribes rosso.

Tiramisù con crema pasticcera

Il tiramisù è probabilmente uno dei dolci italiani più noti al mondo ed è composto da biscotti savoiardi imbevuti di caffè e crema al mascarpone. Molte sono le leggende che aleggiano intorno a questa prelibatezza e molte sono le regioni italiane che si contendono la sua paternità , come ad esempio Toscana e Veneto.

Pare, ad ogni modo, che questo dolce sia stato preparato per la prima volta a Siena, in onore del duca Cosimo III, con l’obiettivo di realizzare un cibo ricco di sapore ma allo stesso tempo molto semplice. Probabilmente, proprio per la sua alta composizione calorica, il tiramisù, in passato, veniva considerato un dolce afrodisiaco, adatto a essere consumato prima e dopo un incontro amoroso, da qui anche il nome allusivo “tirami su”.

La versione che vi propongo oggi, è una rivisitazione della ricetta tradizionale; anziché usare il mascarpone prepareremo una crema pasticcera e invece, dei savoiardi useremo i classici biscotti oro saiwa.

Cosa bere insieme al tiramisù

 Dopo avere provato l`esperienza sensoriale di una porzione (una sola?) di tiramisù al caffè o di Zuppa Inglese, il palato richiede qualcosa che ridesti dall`estasi e che lavi via la sensazione pannosa e cremosa dalla bocca.

A questo scopo è indicato un vino dolce frizzante come il Moscato d`Asti Spumante, vino tipico piemontese prodotto con uve Moscato bianco delle province di Asti, Alessandria e Cuneo.

Un Moscato d`Asti Spumante di grande pregio è La Selvatica, un D.O.C.G. prodotto dalla Azienda Agricola Caudrina di Romano Dogliotti a Castiglione Tinella (CN).

Kwv Cafè Culture, vino e caffè

Non diciamo una novità  nell`affermare che i vini più prestigiosi vengono prodotti in Europa, ma ottime bottiglie vengono prodotte nel Nuovo Mondo dell`enologia : Australia e Nuova Zelanda, Argentina, Cile, California e Sud Africa.

Proprio dal Sud Africa proviene il Cafè Culture della KWV (Koà¶peratieve Wijnbouwers Vereniging), si tratta di un pinotage in purezza.

Il miglior caffè al mondo

 Non si può parlare di caffè senza prima menzionare la regione Kaffa dell’Etiopia dove appunto la pianta del caffè cresceva spontaneamente e dove la maggior parte degli abitanti usavano spremerne i frutti maturi creando così una bevanda rossastra che dava effetti eccitanti e proprio per questo veniva spesso usata anche come medicinale naturale.

In ogni caso è quasi impossibile dare una denominazione geografica precisa al caffè e alla sua scoperta come bevanda, molti infatti sostengono che il nome derivi dall’arabo “qahwa” e dalla sua evoluzione turca “qahvè” dislocando la scoperta dalla Persia allo Yemen fino a raggiungere appunto l’Etiopia.