Il caffè aiuta la digestione dopo un pasto pesante oltre che ad avere dei benefici sullo stato mentale. Il caffè, abbiamo visto, è utile anche in cucina per la preparazione di ottimi dolci come ad esempio il tiramisù o la crema al caffè.
E se molti non riescono a fare a meno del caffè, altri hanno imparato a bere il caffè al ginseng, ultimo nato in ambiente culinario. Sono ormai tanti gli italiani che rinunciano al caffè per bere un caffè al Ginseng.
Molte persone dotate di patologie allo stomaco, esofago o intestino, non potendo bere il caffè classico puntano su quello al ginseng scelta che però potrebbe essere quella sbagliata poichè all’interno di quella bevanda ci sono un sacco di ingredienti che potrebbero fare male tra cui la caffeina ed il caffè presente in una quantità che oscilla tra il 10% e il 15%.
All’interno del caffè al Ginseng è presente solo l’1% di Ginseng, ma è anche ovvio che sia così, in percentuali maggiori il ginseng sarebbe difficile da deglutire. Non solo, ma sono presenti anche coloranti, aromi, correttori di acidità e molto altro. Tutte cose che farebbero male ad una persona che non può bere il caffè classico. Il caffè è una bevanda semplice che in giuste quantità può fare bene, il caffè al ginseng sembra essere il classico beverone costruito in laboratorio.
Vediamo in dettaglio gli ingredienti del caffè al Ginseng:
Grassi vegetali non idrogenati polvere (Sciroppo di glucosio, grassi vegetali non idrogenati, proteine del latte, stabilizzanti:E331, E340, E452; emulsionanti: E471, E472e; antiagglomerante: E551; aroma, colorante: betacarotene); Caffè solubile (12%); Maltodestrine; Estratto di ginseng 1% (Panax ginseng, radice, ginsenosidi 5%); Correttore di acidità: sodio bicarbonato; Aromi (inclusa caffeina).
