
Prendete un barile e distribuite sul fondo uno strato di sale, poi togliete le foglie verdi a dei cavoli cappucci e tagliateli a strisce sottili. Distribuite le strisce di cavoli sopra lo strato di sale creando uno strato di circa 8 cm.
Prendete un barile e distribuite sul fondo uno strato di sale, poi togliete le foglie verdi a dei cavoli cappucci e tagliateli a strisce sottili. Distribuite le strisce di cavoli sopra lo strato di sale creando uno strato di circa 8 cm.
Oggi vi presentiamo il vitigno a bacca bianca “Pigatoâ€, caratteristico della Riviera Ligure di Ponente, da cui si ottiene il vino omonimo. Il nome Pigato deriva probabilmente da “pigau†o “pigou†che nel dialetto di Albenga sta ad indicare le macchie di ruggine distribuite sulla superficie dell`acino, le pighe.
Produttore di eccellenza del vino Pigato è la Cascina Feipu dei Massaretti che si trova all`interno della Riviera Ligure di Ponente Pigato DOC.
La pasta frolla viene infatti utilizzata per fare golose crostate, prelibati biscotti e squisiti pasticcini, tra le altre cose. La sua consistenza, una volta ultimata la cottura, diviene piuttosto croccante. Alcune varianti di questa rinomata pasta base di pasticceria, utilizzano la margarina come ingrediente al posto del burro, per renderla un po` più leggera, ma varierà comunque anche la consistenza finale della pasta una volta cotta.
Dall`ora ad oggi si sono succedute diverse generazioni di produttori che hanno portato l`azienda Montresor ad essere una delle più famose del mondo. Attualmente l`azienda è gestita da Paolo e Giorgio Montresor che con un centinaio di ettari di vigneto producono vini bianchi, rossi e spumanti. Oggi vi proponiamo un vino bianco importante, il Lugana Gran Guardia Montresor.
Successivamente negli anni novanta fu acquistata l`azienda Montaldo nel comune di Volta Mantovana, Lombardia. Ed è proprio in questa cantina che viene prodotto il Lambrusco Pjafà¶c. I vigneti sono impiantati a 150 m di altitudine sulle colline moreniche caratterizzate da terreni sassosi e ghiaiosi.
L`azienda Banear possiede circa 350 ettari di vigneto distribuiti sul “Collio†e sui “Colli Orientali del Friuli, entrambi zone D.O.C. altamente vocate alla viticoltura. Attualmente l`azienda Banear sta puntando alla rivalutazione di vitigni autoctoni friulani come la Ribolla gialla, lo Schioppettino, il Pignolo e il Picolit.
Questo dolce dal nome buffo ed insolito, affonda le sue origini nelle meravigliose terre di Puglia, e nella zona del Salento in particolare. I Purcedduzzi sono peraltro un dolce tipico delle festività natalizie. Come molti dei dolci tipici pugliesi, alcuni tra gli ingredienti principali, fanno parte dei prodotti che si trovano in abbondanza nelle campagne pugliesi.
In questo caso l`ingrediente primario sono le mandorle; l`albero di mandorlo infatti è particolarmente diffuso in Puglia. I Purcidduzzi sono dei simpatici piccoli gnocchi fritti dal gusto speziato, addolciti con miele e per di più aromatizzati all`anice ed alla cannella.
L`antica Cascina dei conti di Roero, risalente al diciottesimo secolo, oggi è una cantina fra le più note del Piemonte. Quindici ettari di vigneti situati nel cuore delle colline del Roero, nell`omonima DOC Roero, una zona compresa tra le Langhe e il Monferrato in provincia di Cuneo (Piemonte).
La famiglia Olivero, proprietaria della cascina dei conti di Roero dagli anni `50, si dedica con passione e cura alla gestione dei vigneti e della cantina. L`azienda si trova a Vezza d`Alba in un territorio altamente vocato alla viticoltura, caratterizzato dalla presenza di una cultivar autoctona, l`Arneis. Il nome di questa varietà prende origine dal piemontese arnèis che indica un personaggio birichino.
Doveva quindi essere anche un dolce che non andasse a male facilmente, durante le lunghe tratte delle navi genovesi. Sembra proprio che in occasione di questa manifestazione, fu inventato il prelibato e delizioso pandolce genovese.
Si tratta di un piatto dalle origini antiche, la cui preparazione non è proprio velocissima, ma gustare il loro prelibato sapore, ripaga senza dubbio da tutta la fatica fatta per crearlo. La farcitura è la quint`essenza dei sapori del Mediterraneo; essa, infatti, è costituita da melanzane fritte, formaggio (preferibilmente cacio cavallo), e pomodoro. Ingredienti semplici ma dal sapore e dal profumo inconfondibili.
Quindi molto probabilmente le seadas sono nate in zone dove la pastorizia prevale, quali la Barbagia o il Logudoro. La sfoglia che costituisce l`involucro di questo spettacolare dolce, è ambrata e poeticamente ricoperta di miele, e racchiude un ripieno caldo, morbido e voluttuoso a base di formaggio fresco.
L`esperienza del titolare dell`azienda, Luigi Gianpaolo, ha permesso alla cantina di competere con cantine blasonate entrando nella grande distribuzione. La linea più nota dei suoi vini è “Giampaoloâ€, proprio come il nome del titolare. La selezione Giampaolo è costituita da uve provenienti sia da vitigni autoctoni come il Trebbiano d`Abruzzo, il Montepulciano d`Abruzzo che da vitigni alloctoni come lo Chardonnay e il Syrah.
L`azienda produce oltre ai bianchi e ai rossi anche due rosati il Montepulciano D`Abruzzo Doc Cerasuoloâ€Casanova†e il Montepulciano D`Abruzzo Doc Cerasuolo â€Torre Gianpaoloâ€. Per voi abbiamo degustato il rosato Montepulciano d`Abruzzo Doc Cerasuolo†Casanovaâ€.
A dir la verità i Cinnamon Rolls non sono stati inventati in America, bensi in Svezia dove vengono chiamati kanelbulle.
E’ sicuramente uno del dolci più buoni per chiunque ami la cannella.
La ricetta dei Cinnamon rolls è molto semplice, non richiede abilità particolari ed è molto veloce da realizzare.
Il risultato è un dolce veramente buono che sicuramente troverà consensi anche nei vostri amici.
Sembra infatti che il Pasticciotto sia nato nel paese di Galatina, in provincia di Lecce, dalle mani di un maestro pasticciere che mentre si lambiccava per inventare un dolce nuovo ed insolito che stuzzicasse la curiosità degli avventori, usò ciò che gli era rimasto da un impasto precedente, per dar vita ad una torta piccola piccola.
Il pasticciere, non dando importanza al risultato da lui ottenuto, da lui stesso definito un pasticcio, lo regalò ancora fumante ad un passante. Il dolce riscosse un successo insperato, ed il passante chiese al pasticciere, che gli facesse qualche altro dolce uguale a quello, così da portarlo a casa. Da allora il Pasticciotto acquisì sempre maggior fama.
Si tratta di una torta scura, dal sapore aromatico, farcita con fichi secchi, ed altri ingredienti “poveriâ€. Le origini di questo dolce infatti, sono molto antiche, e quando ingredienti come lo zucchero, erano un privilegio per pochi, la frutta secca aiutava a conferire un sapore più particolare ai dolci di un tempo. Solo recentemente l`antica ricetta è stata arricchita unendo il cacao. In tempi remoti, infatti, vigeva la legge dell`arte di arrangiarsi, e le massaie riuscivano a inventarsi pietanze prelibate, anche solo usufruendo di quanto c`era in casa.