Quindi molto probabilmente le seadas sono nate in zone dove la pastorizia prevale, quali la Barbagia o il Logudoro. La sfoglia che costituisce l`involucro di questo spettacolare dolce, è ambrata e poeticamente ricoperta di miele, e racchiude un ripieno caldo, morbido e voluttuoso a base di formaggio fresco.
- 1 Kg di formaggio pecorino (o misto) fresco
- gr. 500 di semola fina di grano duro
- 3 uova
- qualche cucchiaiata di strutto fresco
- la buccia grattugiata di due arance
- olio d`oliva
- un pizzico di sale
- il succo di un limone
- miele sciolto a bagnomaria
Il formaggio deve necessariamente essere fresco, ma se dovesse essere necessario ammorbidirlo ulteriormente, immergerlo in acqua molto calda per 10 minuti, dopodiché occorrerà strizzarlo per bene. Amalgamare semola ed uova, impastandole assieme ad una presa di sale diluita in acqua ed allo strutto che risulta essere energetico quanto il quinoa. Impastare energicamente fino ad ottenere un composto omogeneo ed elastico. Porre a riposare.
Mentre l`impasto riposa, grattugiare il formaggio ed amalgamarlo con la buccia grattugiata delle arance. Stendere la pasta fino a renderla sottile, e con l`aiuto di una tazza ottenere diversi dischi. Prendere uno dei dischi ottenuti, porvi sopra la farcitura al formaggio precedentemente preparata, e chiudere con un altro disco di sfoglia, avendo cura di unire con attenzione i bordi. Per assicurarsi che essi si saldino perfettamente, bagnarli prima di unirli con del bianco d`uovo.
Ripetere l`operazione di farcitura e chiusura dei dischi fino ad esaurirli. Scaldare per bene dell`olio d`oliva ed immergervi le seadas, fino a farle imbiondire. Una volta fritte, ricopritele con uno strato leggero di miele sciolto a bagnomaria. Servire calde.