Ricetta Babà 

Per la cottura: Tortiera a ciambella (diametro 16 CM, imburrata e infarinata).

Dopo la selezione degli ingredienti, passiamo alla ricetta.

*In una ciotolina, sbriciolate il lievito con le mani, aggiungete un pò di latte e un pizzico di zucchero e mescolatelo. Lasciatelo fermentare per una decina di minuti circa e nel frattempo preparate tutti gli altri ingredienti.

*Fate la fontana sulla spianatoia con la farina e il sale, unite il lievito, lo zucchero, metà  burro e 3 uova sbattute. Amalgamate con il latte e impastate energicamente.

*Unite uova e burro rimasti e la scorzetta di limone e lavorate finchè l’impasto si staccherà  dalla spianatoia.

*Trasferitelo in una ciotola imburrata, coprite con un canovaccio e fate lievitare in un luogo tiepido e lontano da correnti d’aria per 1 ora circa.

*Trasferite l’impasto a cucchiaiate nello stampo.

*Cuocete il babà  in forno statico a 220° per circa 15 minuti, poi a 190° per altri 15-20 minuti.Ora preparate lo sciroppo.

*Sformate il dolce, lasciatelo riposare per 5 minuti.

*Punzecchiatelo con uno stuzzicadenti e versatevi lentamente lo scioroppo caldo: deve assorbirlo quasi tutto.

*Sformatelo quindi nel piatto da portata e servite con a parte un pò di sciroppo.

Ricetta Ciambella

Prepariamo oggi il Ciambellone!

Qui di seguito riporteremo l’intera ricetta;inizieremo con la lista degli ingredienti di questa fantastica delizia casareccia, poi, passeremo alla preparazione.

Per 6-8 persone:

*500 G di farina 00

*1 bustina di lievito in polvere

*180 g di burro

*180 g di zucchero

*La scorza grattugiata di 1 limone

*4 Uova

*1 pizzico di sale

*2 DL circa di latte

Per la cottura: Stampo di budino diametro di 22 cm, imburrato e infarinato.

Corrucolo e ciambellone

Oggi ho deciso di presentarvi due ricette: una proviene dalla calda e splendida puglia e si tratta del “corrucolo” un impasto dolce che assume diversi nomi, “scarciedda” o “palomba” a Bari, “scarciofa” a Bitonto o semplicemente treccia; l`altra ricetta proviene invece dalle marche e si tratta del ciambellone, un dolce semplice e di umili origini.

Pastiera napoletana

Pasqua si avvicina e così ho deciso di dedicare alcuni articoli alle ricette più gustose da preparare durante questa bellissima festività . Per cominciare dedico il primo articolo di questa serie alla pastiera, un dolce ricco e saporito tipico della tradizione campana. Le origini di questo dolce risalgono probabilmente alle festività  pagane celebrate in onore dell`arrivo della primavera; in particolare la pastiera pare si leghi al culto della dea Cerere, le cui sacerdotesse portavano in processione l`uovo, simbolo di fertilità .

Chiacchiere e sanguinaccio, ricette carnevale

 Il sanguinaccio è un dolce al cioccolato che viene di solito consumato nel periodo di carnevale accompagnato dalle chiacchiere (o frappe). Il sanguinaccio in passato veniva preparato con il sangue di maiale, ora la vendita del sangue è stata vietata e per usufruirne bisognerebbe acquistarlo solo immediatamente dopo la macellazione del maiale.

Torta della nonna

Questo dolce, conosciuto anche come la torta di pinoli, è veramente una prelibatezza.
La difficoltà  principale nella lavorazione della torta consiste nella creazione di una buona pasta frolla e di un`ottima crema pasticcera.

La crema pasticciera è tra le più usate in pasticceria ed è eccellente per qualsiasi ripien.

Vediamo come creare la crema pasticciera:

Cheesecake ricetta classica

Vediamo come preparare una torta al formaggio.
Il cheesecake è un tipico dolce americano, veramente molto gustoso ma anche nutritivo, per via del formaggio (cheese appunto). Questa squisitezza è famosa in tutto il mondo e ultimamente sta ottenendo un grande successo anche qui in Italia.

Molti credono che questo dolce abbia origini antichissime e che addirittura esistesse già  nell’antica Grecia dove veniva servito agli atleti olimpici.

Il tempo di lavoro per la preparazione del cheesecake va diviso in tre fasi:

Cassata siciliana

 La cassata è considerata come uno dei dolci più importanti e prelibati della pasticceria siciliana. Le sue origini sono antichissime, compare già  all`epoca della dominazione araba; lo stesso nome cassata, si ritiene derivi dal termine arabo Qas’at che vuol dire semplicemente ciotola o bacinella.

Inizialmente questo dolce non era altro che un involucro di pasta frolla ripieno di ricotta zuccherata; col passare del tempo furono introdotti nuovi ingredienti come la pasta reale, il cioccolato, il pan di Spagna e i canditi, così la cassata ha pian piano assunto la forma che noi tutti oggi conosciamo. Per lungo tempo gli specialisti nella preparazione di questa squisitezza sono stati le monache siciliane e i cuochi delle corti nobiliari.

Ricetta Struffoli

 Con l`avvicinarsi delle feste natalizie voglio presentarvi un dolce tipico di questo periodo e tipico della cucina napoletana: gli struffoli. Questo dolce non manca mai sulle tavole imbandite nella sera della vigilia e si compone di tante piccole palline di pasta, fritte e immerse nel miele, una vera leccornia!

Nonostante il loro essere dolci così tradizionali in realtà  pare che gli struffoli non siano stati inventati a Napoli, ma che siano stati portati nel mondo partenopeo dai greci. Il loro nome, infatti, deriverebbe dal greco: strongoulos, che significa appunto “arrotondato, tondeggiante”; inoltre nella cucina greca è presente una preparazione piuttosto analoga: i loukoumates,delle piccole frittelle rotonde cosparse di miele.

Ciambella al cioccolato

 Oggi vorrei presentarvi un dolce al cioccolato caratteristico della pasticceria italiana, veramente buonissimo e anche molto semplice da preparare. Prima di cominciare con la ricetta, vorrei però parlare un po` del cioccolato, questo alimento meraviglioso a cui tanti pregi e tante qualità  vengono attribuite. Innanzitutto il cioccolato ha alle spalle una storia antichissima, infatti la pianta di cacao veniva già  coltivata dai Maya intorno all`anno mille, poi col passare del tempo si diffuse anche presso gli altri popoli dell`America Latina.

In quell`epoca il cioccolato aveva un valore mistico e religioso, non a caso era considerato il cibo degli dei, ed era usato in molte cerimonie. Di solito veniva consumato come bevanda, chiamata “xocoatl”, sia calda sia fredda e spesso aromatizzata al peperoncino.