
Secondo la leggenda questo piatto sarebbe stato preparato per la prima volta da alcune suore nel monastero di San Vito a Palermo. Oggi lo si trova nelle rosticciere ma soprattutto nelle vetrinette degli ambulanti, che girano sui loro tre ruote detti lapini, invitando i passanti ad assaggiare questa prelibatezza.
Il suo nome deriva dalla parola sfincia che indica qualcosa di molto morbido, infatti lo sfincione è più soffice della pizza tradizionale. Ma vediamo subito come preparare questa bontà . Cominciamo con gli ingredienti; quelli che servono per preparare l`impasto sono: farina, acqua, lievito di birra, sale e un po` d`olio, mentre quelli per il sugo sono: salsa di pomodoro, mollica di pane, acciughe salate, cipolla, caciocavallo e olive nere.
Iniziamo disponendo la farina a fontana al centro di una spianatoia, aggiungiamo il lievito sciolto in un po` d`acqua tiepida e mescoliamo il tutto. Durante la lavorazione dell`impasto uniamo a quest`ultimo un po` di sale. Terminata l`operazione lasciamo il composto a lievitare e dedichiamoci alla nostra salsa. Facciamo imbiondire la cipolla tritata finemente in un po` d`olio, in seguito aggiungiamo la salsa di pomodoro e lasciamo cuocere. Verso la fine della cottura aggiungiamo un po` di mollica di pane o pan grattato confezionato per addensare il sugo.
Pronta la nostra salsa, riduciamo a pezzetti le acciughe e tagliamo a cubetti il caciocavallo. Dopo aver lasciato riposare la pasta per circa 2 ore, se si desidera ottenere la morbidezza che contraddistingue lo sfincione tradizionale, il composto va rimpastato con un goccio d`olio e lasciato nuovamente lievitare per almeno altre due ore. Passato il tempo necessario per la lievitazione, la pasta va stesa con le mani in una teglia unta d`olio.
Sulla superficie della pasta vanno disposti prima i pezzetti di acciughe, poi il caciocavallo a cubetti e infine si cosparge con la salsa di pomodoro e cipolle e le olive nere snocciolate. Condiamo lo sfincione con un filo d`olio e una spolverizzata di origano e poniamo in forno a 220° per circa 30 min. Tagliamo a fette e serviamo; lo sfincione è ottimo sia tiepido che caldo.
Chiara
Brava Chiara, ottima la recensione dello Spincione! (a Palermo molti lo chiamano così!) e come dicono i venditori ambulanti sul “lapino” Chi ciavuruuuuuu (che profumo)
ricetta perfetta, ma ho da dire che nello sfincione che faccio io il pangrattato non lo metto nel sugo,ma alla fine mescolato a una buona manciata di origano e cosparso su tutta la superfice dello sfincione in maniera abbondante, e infine un filo d’olio e infornare. ciao.
Grazie per la segnalazione, sono sicuro che è una variante molto gustosa..
A presto
Il pan grattato va spolverizzato abbondantemente alla fine e non mischiato al sugo.
Buon appetito a tutti “chi ciavuruuuu”…
Viva Palermo e Santa Rosalia ;))
grazie x ricetta vorrei sapere le dosi di acqua, lievito e farina perchè a me non riesce mai bene l’impasto sia della pizza che dello sfincione che adoro moltissimo e mia mamma purtoppo che lo faceva che sembrava una piuma non c’e più,sicuramente in cielo si stanno deliziando con lei|
Io il condimento lo faccio con l’estratto di pomodoro (fatto da me), l’origano lo metto prima a cuocere con il sugo, il pangrattato lo metto sull’impasto prima del condimento, e dopo inforno per circa 30 minuti. Ciao