Come tanti prodotti tipici divenuti bandiera del nostro paese nel mondo, anche la piadina ha origini contadine e povere, preparata in maniera semplice e con i soli frutti del lavoro e della terra.
Le origini della piadina sono antiche e si possono ricondurre addirittura al tempo degli antichi romani.
La piadina attuale è realizzata con farina di frumento, mentre si pensa che la sua progenitrice fosse realizzata impastando rimediando tutto quello che era a portata di mano, mais, crusca, fave.
La piadina è una pietanza che si può consumare in tanti modi, in fondo è un “contenitore†alimentare pronto ad accogliere i gusti e la fantasia di ognuno.
Dolce o salata, calda o fredda, può essere farcita a piacimento anche se nelle varie zone della Romagna troviamo delle usanze tipiche per il riempimento, come lo squacquerone, formaggio tipico simile allo stracchino ma più liquindo, abbinato alla rucola o a salumi o a salsiccia arrosto.
- 1 Kg. di farina tipo 0
- 150 gr. di strutto ma lo si può sostituire con olio extravergine d`oliva
- Acqua per la lavorazione, in alternativa si può utilizzare il latte per avere un impasto più morbido
- Sale un pizzico
- Bicarbonato di sodio, opzionale se si desidera un accenno di lievitazione. Usarne 4 gr. circa
Unire tutti gli ingredienti e lavorarli dosando l`acqua in percentuale per ottenere un impasto abbastanza sodo, che dovrà riposare circa un`ora coperto da un panno. Dopo il riposo bisogna realizzare dei dischi di circa 25-30 cm. da stendere con il mattarello infarinato (per non fare incollare l`impasto all`attrezzo) ad uno spessore solitamente di circa 5 mm. ma anche qui si agisce secondo gusti. Fatto questo si procede alla cottura che avviene sul “Testo†una sorta di piatto in ghisa o altro materiale, anticamente si usava di terracotta, utilizzando fuoco vivace e girando frequentemente la piadina con una spatola lunga.
Una volta cotta…viene il bello, sperimentate sapori e accostamenti. Buona Piadina a tutti!
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