
Bavette al pesto di pistacchi



Per l`occasione la città di Perugia si trasforma nella città più dolce d`Europa ed ospiterà una ricca serie di eventi che avranno un unico denominatore comune, il cioccolato. In tutte le sue forme, tipologie e gusti il cioccolato sarà il protagonista incontrastato di questa rassegna che si terrà dal 18 al 26 ottobre con oltre 150 espositori provenienti da ogni parte del mondo e che porteranno a Perugia, dai loro paesi lontani, la loro cultura del cioccolato.

Il Chianti è uno dei vini rossi italiani più conosciuti e apprezzati al mondo prodotto in una vasta area della Toscana compresa tra zone ben delimitate della provincia di Arezzo, Firenze, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Il vino Chianti è costituito da uve Sangiovese (minimo 75%), Canaiolo Nero (massimo 10%), Trebbiano toscano e/o Malvasia del Chianti.
In prossimità dell`arrivo della stagione fredda, vi consigliamo di accompagnare le vostre cene a base di carne rossa e salumi con uno dei vini rossi DOC più conosciuti al mondo: l`Amarone della Valpolicella.
Secondo la tradizione il vino Amarone prese origine da una errata vinificazione del vino dolce “Recioto†in cui la fermentazione portò alla totale trasformazione degli zuccheri in alcol dando vita ad un vino secco e privo di zuccheri,da cui l`amaro dell`Amarone.
L`Amarone viene prodotto con le uve Corvina, Rondinella e Molinara lasciate appassire sui graticci per circa 120 giorni.

La ricetta originale ha molti richiami alla tradizione senese del Palio, infatti prevede 17 ingredienti di base come il numero delle 17 contrade nel 1675. Ovviamente come tutte le ricette antiche, nel tempo e nelle varie zone sono state apportate modifiche dettate dal gusto o dalla difficoltà di reperimento di alcuni ingredienti.

Giunto alla settima edizione, il 18 e il 19 ottobre gli appassionati di enologia potranno degustare i vini selezionati e proposti dalle aziende produttrici che hanno deciso di prendere parte all`evento e che sono quest`anno oltre 60.

Il nome Zelten deriva dal termine tedesco selten, che significa raramente, infatti questo dolce tipico viene preparato tradizionalmente solo in occasione delle festività natalizia ed è forse il dolce più noto della pasticceria trentina.
E` un dolce rustico, senza creme o ripieni elaborati, lo si può definire più un pane dolce che un prodotto di pasticceria in senso lato.

Le origini del Buccellato sono remote, lo si fare addirittura discendere dal “panificatus†degli antici romani. àˆ un dolce composto da un sottile strato di pasta frolla, realizzata con lo strutto e non con il burro, ripieno con un composto realizzato con ingredienti tipici isolani, fichi secchi, mandorle, noci, arancia candita e cioccolato.
Per gli appassionati di vere rarità enologiche, consigliamo un vino d`eccezione, il Ramandolo.
Un vino da meditazione Friulano, la prima D.O.C.G. di questa regione, prodotto nel territorio di Nimis, in provincia di Udine.
Il Ramandolo si ottiene con le sole uve di Verduzzo Friulano (denominato anche Verduzzo giallo) fatte appassire sulla pianta o in locali termocontrollati per aumentare la concentrazione zuccherina all`interno degli acini.

Il Cannonau di Sardegna è un vino che si ottiene dalla varietà Cannonau, importata in Sardegna dalla Spagna dove è conosciuto come Alicante. A S. Margherita di Pula, la azienda Feudi della Medusa produce il Cannonau di Sardegna Doc “Grenache Sardoâ€.

La storia della nascita del torrone è piuttosto controversa, una scuola di pensiero vuole che sia stato ideato dai soliti arabi che grazie alla loro abilità nel preparare prelibatezze e al loro intenso spostarsi per il bacino del mediterraneo lo abbiano introdotto in Spagna e poi in Italia;

La varietà è il nebbiolo, un vitigno autoctono piemontese presente in cinque vini Docg: Barolo, Barbaresco, Gemme, Gattinara e Valtellina superiore. Gavarini Vigna Chiniera è il nome della vigna cru che si estende su una superficie di 3 Ha a 350 m.s.l. con esposizione a sud, su un terreno calcareo-sabbioso.

la donna alloggiava presso una locanda e il cuoco del locale, attratto dal suo fascino, la sbirciò dalla serratura rimanendo colpito dalla perfezione del suo ombelico. Il cuoco diede così la forma di un ombelico alla pasta che avrebbe preparato quella sera per cena.

C`è chi attribuisce l`origine di questo piatto alla città di Brescia, ma il noto gastronomo italiano Pellegrino Aretusi, che l`ha citata nei suoi testi, sostiene di avere gustato questo piatto presso una rinomata ed antica trattoria romana.

Zona di transito per i viaggiatori che attraversavano la via del Brennero e che ritempravano le membra con una sosta all`osteria Tolloy.