Mosto d’uva cotto, la ricetta di una volta

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Una ricetta che come quelle con il pane raffermo arriva dal ricettario dell’EXPO. È presentata come la ricetta di una volta e ci piace parlarne come di un sistema per andare indietro nel tempo. Ecco come si prepara questo dolce che di base ha il mosto

Così è scritto sul sito dell’EXPO per la presentazione: 

Oggi vi presento una ricetta della mia infanzia, mia zia lo preparava sempre quando in campagna si “mostava” l’uva per fare il vino e si tratteneva un pochino di mosto fresco per preparare questo dolce, tipico delle campagne, di cui ero particolarmente ghiotta.

Ma noi vogliamo andare anche oltre il sito dell’esposizione universale attraverso la proposta poetica legata al mosto che da sempre per il suo caratteristico odore e per il suo inconfondibile sapore ha suscitato suggestioni ad artisti di ogni tempo. Questo ad esempio è l’incipit de “Vendemmia d’anima” di Grazia Longo: 

Inneggiava già al mosto della rinuncia
il succulento grappolo.

Nella vigna vestita di rosso,
il nero sentiero della notte. 

Ingredienti

  • 5 cucchiai da tavola di farina
  • 1 litro di mosto d’uva
  • 500 grammi di zucchero

Preparazione

  1. Mettere il mosto fresco in un pentolino, aggiungere poco a poco farina e zucchero mescolando bene con una frusta per non fare grumi. 
  2. Mettere il tutto sul fuoco, lasciando cuocere fino a che non si raddensa e continuando a mescolare per evitare che si bruci o che attacchi al fondo del tegame. dovrebbero bastare meno di 10 minuti.
  3. Versare il tutto in un contenitore o in tante ciotole e lasciate raffreddare. Si deve servire freddo o a temperatura ambiente.