Papas arrugadas, le patate cucinate come alle Canarie

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Sarà capitato a tutti, almeno una volta di avere a disposizione patate novelle del contadino, piantate e raccolte in qualche orticello con cura amorevole. Patate che se sicuramente eccellono per il gusto hanno anche un’altra caratteristica di notevole pregio, quella di non essere state trattate con pesticidi e diserbanti.
In questo modo si potranno utilizzare per intero, compresa la buccia, che molto spesso siamo costretti a togliere ma che in realtà gli esperti ci dicono essere la parte della patata più ricca di sostanze nutritive e vitamine.
Un modo interessante di cuocere le patate novelle viene sicuramente dalle isole Canarie, dove cresce una qualità di patata dal gusto sopraffino: le papas arrugadas.

1 chilo di patate
1 chilo di sale grosso

Far bollire in acqua con la metà del sale le patate finchè risultano al dente, ma senza che la loro buccia cominci a staccarsi. Sgocciolarle e riporle in una casseruola coprendole con il restante ½ kilo di sale, e continuare la cottura finche la scorza non comincerà a raggrinzirsi ed a screpolarsi.

Le papas arrugadas sono un ottimo contorno per spezzatini e secondi di carne e di pesce con sugo.

Alle Canarie vengono anche servite come piatto a sè stante insieme ad una salsa a base di cumino, il mojo picon, oppure ad un’altra che assomiglia molto al piemontese “bagnetto verde“, una salsa a base di aglio e prezzemolo, cui viene aggiunto un pizzico di cumino, che dona alla salsa un tipico profumo esotico.

In mancanza di patate novelle sono preferibili quelle provenienti da agricoltura biologica. Se coltivate in montagna sono ancora più deliziose a causa della buccia più spessa.