Tradizioni culinarie campane

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La cucina campana è tra le più conosciute ed apprezzate in Italia. Essa, come la cultura e le abitudini del popolo campano, è stata fortemente influenzata dal dominio greco. Il territorio della Campania è molto variegato infatti, vi sono zone montane quali quelle dell’avellinese, del beneventano e parte del casertano, e zone marine soprattutto nel napoletano e nel salernitano. Ciò influenza molto le tradizioni culinarie. Un classico esempio potremmo trovarlo nei legumi. Nelle zone che si trovano nell’entroterra vengono serviti come primo piatto o contorno, nelle zone marine vengono serviti come accompagnamento al pesce, basti pensare ad esempio ai fagioli con le cozze.

Napoli è una città dalle forti tradizioni culinarie. Il piatto tipico, conosciuto in tutto il mondo, è la Pizza Margherita. Però alla cucina napoletana si devono anche altri piatti quali l’Anguilla Marinata, la Genovese, l’Impepata di cozze, la Parmigiana di melenzane ed i Friarielli. Inoltre vi è anche una disputa tra Cina e Napoli su chi abbia inventato gli spaghetti. La cucina napoletana ha anche un’antica tradizione di pasticceria. Tra i dolci più importanti ricordiamo: la Caprese, il Babà, la Sfogliatella riccia e frolla, la Caprese e gli Ftruffoli.
Tipica del casertano e del beneventano è la mozzarella di bufala, chiamata per la sua bontà “regina della cucina mediterranea”.
Un prodotto del beneventano, famoso non soltanto in Italia, è il famoso “liquore strega” inventato nel 1860.
Molto importanti sono anche i vini, alcuni dei quali sono classificati come DOCG, IGT e DOC. Tra i più importanti ricordiamo: l’Aglianico del Taburno (Benevento), l’Aglianico del Cilento (Salerno) il Fiano di Avellino, il greco di tufo (Avellino), il Taurasi (Avellino), l’asprino aversano, il campi flegrei (Napoli), il vino di Gragnano ed il Lacryma Christi del Vesuvio.