L’insalata di riso è un’ottima alleata per la cucina estiva: si può gustare tiepida e fredda, la si può sfruttare in un pic nic ma anche in spiaggia o in una tavolata in giardino. Ci sono tuttavia degli accorgimenti da adoperare per rendere questo piatto unico.
Il sapore dell’insalata di riso deve essere equilibrato e poi c’è bisogno che i chicchi di riso siano ben separati e non ci sia del condimento in eccesso. Per cui ecco qualche accorgimento da avere per portare in tavola la migliore insalata di riso di sempre.
Il tipo di riso
Molto importante è la scelta del tipo di riso per fare l’insalata. C’è bisogno di un prodotto che non si scuocia ma non c’incolli. Gli esperti consigliano il riso a chicco fine, per cui via libera per Ribe, Venaria, Sant’Andrea e, al limite anche per l’Arborio. Il top è usare riso parboiled che mantiene la cottura. Qualche cuoco elegante consiglia di usare anche il riso nero che resta croccante oppure il basmati che è più profumato ma alla fine abbiamo bisogno davvero di queste caratteristiche?
L’olio buono fa la differenza
Spesso per l’insalata di riso si usano dei prodotti già pronti che sfruttano ingredienti non sempre ottimi e immersi in un olio davvero poco gradevole. Meglio è affidarsi all’olio EVO e acquistare gli ingredienti freschi. Se poi si riesce a superare la tentazione di condire il piatto con la maionese, allora il gioco è fatto!
La conservazione dell’insalata
L’insalata di riso va servita fresca o a temperatura ambiente, va tirata fuori mezz’ora prima di consumarla e se avanza deve essere riposta in contenitori di plastica in frigo. Poche operazioni ma essenziali.