Polipetti e seppioline: una delizia se annaffiati con il vino

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Le ricette di mare della cucina italiana comprendono anche piatti poveri, per i quali servono ingredienti di facile reperimento in tutta Italia. Un esempio sono i polipetti e le seppioline, che si possono trovare in qualsiasi pescheria, già puliti e pronti da preparare, o addirittura surgelati nel banco frigo del supermercato. Certo, i sapori dei molluschi e l’aroma del mare sono decisamente più intensi nel prodotto cucinato da fresco, è vero però che per chi vive lontano dal mare anche un semplice ricordo della costa, preparato con l’utilizzo dei molluschi surgelati, non è così scorretto. In alcuni casi poi, come avviene con seppie e polipi, la surgelazione consente di ammorbidirne le carni, rendendo più semplice e veloce la cottura e consentendo di ottenere un piatto gustoso, ma anche della giusta consistenza.

Gli ingredienti
Per le seppie e i polipetti sono molluschi perfetti da preparare in umido, magari come sugo della pasta, o anche per un secondo piatto da accompagnare con delle bruschette appena tostate e unte di olio. Un’ottima ricetta consiste nell’utilizzare come fondo di cottura il vino, che conferisce al piatto un aroma delicato ma allo stesso tempo persistente. Visto che stiamo parlando di un piatto di mare, meglio utilizzare un vino  prodotto con vigneti che sentono l’aria della costa, come ad esempio il vino bianco verdicchio, prodotto nelle Marche, regione ricca di prodotti tipici dai sapori intensi. Il vino si utilizza in cottura in piccole quantità, anche perché seppie e polipetti emettono una buona quantità di acqua: con troppo vino si ottiene un brodetto sciapo e inconsistente. Il restante vino si può tranquillamente accompagnare a tutto pasto.

La ricetta
Per preparare seppie e polipetti al verdicchio servono ovviamente i molluschi, preferibilmente freschi e già puliti; se li si trova solo surgelati ci si può accontentare. Ne servono circa 200 g a persona, da pesare già perfettamente puliti e lavati.
800 g di seppie e polipetti
250 g di pomodorini datterini maturi
olio extravergine di oliva
aglio
sale
pepe
peperoncino
erbe aromatiche a piacere
200 ml di verdicchio

Per la preparazione si comincia mettendo in una larga padella un paio di cucchiai d’olio, con all’interno uno o più spicchi di aglio privati della pelle e peperoncino secondo i gusti. Quando l’aroma pervade la cucina è il momento di porre in padella i molluschi, interi o tagliati a seconda della grandezza. Se si dispone di polipetti e seppioline molto grandi conviene tagliarli in almeno 4 parti.

Dopo aver lasciato cuocere per almeno 4-5 minuti si aggiunge il bicchiere di vino, che va fatto sfumare a fiamma alta. A questo punto è venuto il momento dei pomodorini datterini tagliati a metà per il lungo che finiscono in padella insieme con sale e pepe e l’erba aromatica a scelta. La cucina tradizionale vuole che sia il prezzemolo ad accompagnare i piatti a base di molluschi, ma provate a sostituirlo con del timo, o anche con del basilico, noterete sfumature di sapore mai provate prima. Abbassate la fiamma e portate a cottura, lasciando sobbollire per circa 30-35 minuti, sino a che i molluschi non siano ben teneri.