Come si puliscono e cucinano le rape?

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Le cime di rapa possono essere un contorno gustoso ma sono anche un condimento per la pasta. Sembra scontato ma è importante saperle pulire e cuocere, secondo le ricette dei vari chef. Ecco qualche consiglio per ultimare preparazione e cottura delle rape in maniera corretta. 

Le cime di rapa hanno un sapore molto particolare e sono leggermente piccanti. Il loro retrogusto è amarognolo e per consumarle è sempre meglio cuocerle e prima ancora pulirle. Si tratta di un ortaggio tipico di alcune zone dell’Italia: sono coltivate in Puglia, Campania e Lazio e proprio in queste tre regioni proliferano le ricette tipiche a base di rape. 

Le orecchiette con le cime di rapa vi dicono niente? Comunque della rape si possono consumare sia le foglie che l’infiorescenza che è all’interno dell’ortaggio. Peccato che le rape siano confuse con i friarelli campani con cui non hanno niente a che vedere. Le rape sono buone e sono sane e contengono calcio, fosforo, ferro e molte vitamine: A, C e B2. Il che vuol dire che le rape disintossicano, depurano l’organismo e lo liberano dalle tossine. 

Le rape hanno steli sodi e solidi, le infiorescenze chiuse e senza parti gialle. Le foglie devono essere di colore verde brillante. Le parti commestibili sono le cimette, i fiori e le foglie tenere. Quindi per prima cosa bisogna eliminare i gambi duri e le foglie più grandi e spesse. Selezionate poi le cimette e le foglie tra quelle tenere e lavatele sotto l’acqua corrente togliendo la terra con le mani. 

Per la cottura usate la bollitura (in acqua salata bollente per 10 minuti), oppure la cottura al vapore, oppure ancora in padella per 10 minuti. In questo caso mettete la verdura dopo aver fatto soffriggere un po’ di olio, aglio e peperoncino.