
Questa prelibatezza consiste in una crema di formaggio in cui vengono intinti piccoli tocchetti di pane tostato. Per la fonduta si usa una pentola apposita chiamata Caquelon; questa casseruola, spesso in ghisa o in terracotta, è posta su un sostegno di ferro alla cui base si trova una fiamma che mantiene caldo e cremoso il composto di formaggio.
Se decidete di preparare un cena per i vostri amici, la fonduta è quello che fa per voi visto che viene servita ponendo al centro della tavola il Caquelon e lasciando libero ogni commensale di servirsi da solo, infilzando il pane abbrustolito con delle apposite forchettine e intingendolo nel formaggio.
Il termine fondue viene usato in Francia anche per indicare un altro piatto: la fondue bourguignonne, composta da pezzetti di carne che vengono fritti nel Caquelon riempito con olio bollente. Esiste anche una fonduta di cioccolato, in cui, di solito, vengono immerse delle fragole o dei cubetti di mela. In Italia ci sono due versioni molto conosciute della fondue: la fonduta valdostana e la fonduta piemontese.
Oggi ho deciso di proporvi una versione intermedia tra la fondue svizzera e le sue varianti italiane:
- 150 gr di emmental
- 300 gr di fontina
- 2 spicchi d’aglio
- pan carrè
- 4 tuorli d’uovo
- latte q.b.
- Pepe
Tagliate il formaggio a fettine, ponetelo in una ciotola e ricopritelo con il latte. Lasciate riposare il formaggio per almeno 2 ore. Nel frattempo abbrustolite il pane e tagliatelo a pezzetti.
In seguito strofinate il Caquelon con l’aglio e ponetelo su una fiamma bassissima. Mettete il formaggio nella pentola e lasciatelo sciogliere lentamente rigirando il tutto con un mestolo. A seconda della consistenza desiderata aggiungete poco alla volta il latte che avete usato per ammorbidire il formaggio.
Unite infine i tuorli d’uovo e continuate a mescolare. Ottenuta una crema consistente, spolverizzate di pepe e ponete la fonduta in tavola insieme al pane tostato, lasciando che i commensali si servano da soli.
FONDUE AL FORMAGGIO
Notando che la vostra ricetta non è esattamente quella originale, ho pensato di farvela avere.
A dipendenza delle regioni si usano formaggi diversi.
I piu’ noti sono il Gruyère, il Vacherin di Friborgo ma anche l’Emmental.
Questa si chiama moitè-moitè
1 bicchiere e mezzo di vino bianco secco (400ml)
1 guscio d’alio
800 gr di formaggi
(400 Gruyèrre e 400 Vacherin)
1 cucchiaio e mezzo di fecola (di patate o mais)
pepe
noce moscata
1/4 di kirsch
Grattuggiare i formaggi e mischiarli con la fecola. Spezzare l’alio. Tagliare il pane a cubetti.
Mettere il vino nel caquelon e aggiungerci l’alio. Quando il comincia a scaldarsi, incorporare i formaggi e farli fondere continuando a mescolare.
Questo procedimento si fa sulla piastra della cucina.
Chi vuole, può aggiungere un po’ di kirsch, pepe e anche un po’ di noce moscata.
Posare il caquelon sul fornellino da tavola ed immergerci i cubetti di pane.
Grazie Ly!!