La ratafià è il liquore della pace e per chi ha sempre gustato il liquore all’amarena con semplicità e senza troppi pensieri, adesso può aggiungere un altro tassello alla conoscenza del settore bar. Ecco come si prepara. La parola “Ratafià” deriva dal latino “Pax Rata Fiat” = L’accordo di pace è fatto. Questa frase veniva pronunciata dagli ambasciatori nel momento del brindisi, quando trattavano un accordo di pace durante un pranzo.
Ingredienti
- 150 Foglie di amarene
- 1 litro di Vino rosso, Montepulciano
- 300 millilitri di Alcool puro
- 250 grammi di Zucchero
Preparazione
- Mettete a macerare 150 foglie di amarena in 1 L di vino Montepulciano, le foglie devono essere verdi e i frutti ancora sull’albero.
- Trascorsi 30 g, durante i quali dovrete agitare il recipiente contenente le foglie almeno 1 volta a settimana, filtrate il vino.
- Aggiungete lo zucchero al vino e fate bollire il tutto. Successivamente, lasciate raffreddare il vino. Aggiungete l’alcool, mescolate e procedete con l’imbottigliamento.
Su questo liquore se ne dicono di cotte e di crude, noi abbiamo preferito affidarci a Wikipedia per un po’ di storia, in modo da andare alla radici di un prodotto così gustoso:
La preparazione e l’uso della Ratafia rientrano nella secolare tradizione contadina tramandata di generazione in generazione. Come riferisce Alessio de Berardinis in “Ricordi sulla maniera di manifatturare vini e liquori” (Teramo 1868) “il nome… gli fu dato da quell’uso che anticamente avevano gli ambasciatori delle potenze belligeranti quando trattavano della pace ad una lieta mensa, di bere questo liquore e di pronunciare quelle semplici parole latine Pax rata fiat!” A parte queste ipotesi, forse pittoresche e fantasiose, il liquore era usato, più prosaicamente, per sancire gli accordi commerciali o la stipula di atti notarili e legali al termine delle trattative.
Il ratafià è stato uno dei liquori principi del Settecento e dell’Ottocento. Inoltre nel Lazio a Nettuno la rattafia è una vera e propria tradizione quanto il Cacchione DOC tipico vino nettunese.