Per prepararne una panetto da circa 3-400 grammi occorre un chilo di farina, di buona qualità e possibilmente biologica, che si impasterà con acqua in modo da ottenere un impasto solido e non appiccicoso, compatto e liscio.
Ottenuta la palla di pasta la si lascia completamente immersa in acqua per una notte.
Il giorno successivo si procede alla lavorazione del seitan, lavorando l’impasto sotto l’acqua corrente in uno scolapasta a buchi fini fino a che non sia scomparsa ogni traccia di amido e di altri componenti della farina, ottenendo così un preparato gommoso compatto e morbido di colore scuro tra il beige ed il marrone.
Si prepara a questo punto un brodo di verdura che si può arricchire, per dare al seitan maggior gusto, con salsa di soia.
Si fa bollire la palla di seitan per almeno un’ora, dopodichè la si sgocciola e la si lascia riposare, meglio se sotto un peso, per aumentarne la compattezza.
A questo punto il panetto di seitan può essere trattato allo stesso modo della carne, e quindi preparato a fette in scaloppine, arrostito, tritato per un ragù, marinato o cotto al cartoccio insieme a verdure miste.