È un po’ presto per parlare di vendemmia? Non secondo la Coldiretti che annuncia la crescita della produzione di uva tanto che l’attività di raccolta dovrà iniziare in anticipo. La produzione stimata in aumento di almeno il 5 per cento rispetto allo scorso anno, per un totale atteso di circa 44 milioni di ettolitri, con ottima qualità.
Più vino e più buono per il 2015. Questa la sintesi delle informazioni fornite dalla Coldiretti che ha fatto notare come il primo grappolo dell’anno sia stato staccato con una settimana d’anticipo in Franciacorta. Il territorio, questo, in cui si raccolgono le uve bianche destinate alle produzioni di spumanti. Ogni anno si parte da qui e nel 2015 si è partiti anche prima del dovuto.
Il motivo dell’anticipo della vendemmia è legato alle condizioni climatiche. Sempre la Coldiretti spiega in questo modo il fenomeno:
In Italia la vendemmia parte con le uve pinot e chardonnay in un percorso che proseguirà a settembre ed ottobre con la raccolta delle grandi uve rosse autoctone Sangiovese, Montepulciano, Nebbiolo e che si concluderà addirittura a novembre con le uve di Aglianico e Nebbiolo e Nerello. Le stime della Coldiretti dunque saranno progressivamente definite perché molto dipenderà dalle prossime settimane in cui si inizierà a raccogliere tutte le altre uve e dall’andamento climatico dei giorni precedenti la raccolta. In ogni caso lo stato fitosanitario dei vigneti è in tutta Italia molto buono con assenza di situazioni di criticità e la qualità attesa è superiore a quella dello scorso anno. Le temperature record di luglio hanno pero’ fatto aumentare l’impegno ed i costi dei viticoltori che per scongiurare il rischio siccità che inizia a farsi sentire in diverse zone hanno dovuto intervenire con mirate irrigazioni di soccorso specie nei vigneti più giovani.