Dopo Natale: pandoro alla stracciatella

Vi siete mai chiesti come consumare le enormi quantità  di pandoro che durante le festività  natalizie i vostri amici e parenti vi hanno regalato? Be’ la ricetta che ho deciso di presentarvi oggi vi aiuterà  a riutilizzare il pandoro avanzato, creando un dolce davvero delizioso: il pandoro alla stracciatella.

Il pandoro è un prodotto dolciario, tipico di Verona, che viene consumato soprattutto durante le feste di Natale. Le origini di questo prelibato dolce non sono ancora state accertate, si sa comunque che il termine pandoro si riferisce al tradizionale colore dorato dell’impasto. Secondo le voci più accreditate, il pandoro odierno sarebbe una derivazione del più antico “nadalin”, un dolce veronese, prodotto intorno all’ottocento, caratterizzato da una forma stellare.

Oggi, il pandoro, conserva del nadalin la tipica forma a stella con otto punte, e continua a presentare quel classico colore dorato grazie alla presenza delle uova.

Pasta Frolla

La pasta frolla è un impasto che serve da base per moltissimi squisiti dolci e torte della tradizione di pasticceria. Il suo profumo delicato , speziato e che sa di burro, inonda la casa di chi la prepara di una fragranza che sa di cose buone.

La pasta frolla viene infatti utilizzata per fare golose crostate, prelibati biscotti e squisiti pasticcini, tra le altre cose. La sua consistenza, una volta ultimata la cottura, diviene piuttosto croccante. Alcune varianti di questa rinomata pasta base di pasticceria, utilizzano la margarina come ingrediente al posto del burro, per renderla un po` più leggera, ma varierà  comunque anche la consistenza finale della pasta una volta cotta.

Pandolce tra le dolcezze liguri

Questo dolce è tipico della tradizione culinaria ligure, e genovese in particolare. Il Pandolce, vanta origini molto antiche. Secondo la leggenda il Doge Andrea Doria nel XVI secolo, indisse un concorso gastronomico che coinvolgeva i più importanti e bravi pasticceri genovesi, affinché si adoperassero a creare un dolce che si ergesse a simbolo dello splendore e dell`agiatezza della città  di Genova, ma che fosse anche in armonia con l`indole marinara del popolo della città .

Doveva quindi essere anche un dolce che non andasse a male facilmente, durante le lunghe tratte delle navi genovesi. Sembra proprio che in occasione di questa manifestazione, fu inventato il prelibato e delizioso pandolce genovese.

Seadas al miele: dolcezze di Sardegna

Le Seadas sono un insolito e delizioso dolce, tipico della tradizione culinaria della Sardegna. Questo dolce, costituito da una prelibata sfoglia farcita con miele e formaggio, è tipico del periodo natalizio in Sardegna. Esso fonde armoniosamente il gusto dolce e quello salato. Gli ingredienti come il formaggio che sono alla base di questo dolce, lasciano intuire che esso affonda le sue origini in una delle risorse della Sardegna, cioè la pastorizia.

Quindi molto probabilmente le seadas sono nate in zone dove la pastorizia prevale, quali la Barbagia o il Logudoro. La sfoglia che costituisce l`involucro di questo spettacolare dolce, è ambrata e poeticamente ricoperta di miele, e racchiude un ripieno caldo, morbido e voluttuoso a base di formaggio fresco.

Ricetta Cinnamon rolls

Vediamo come preparare uno dei dolci americani più gustosi i Cinnamon rolls o in italia Rotolini alla cannella.

A dir la verità  i Cinnamon Rolls non sono stati inventati in America, bensi in Svezia dove vengono chiamati kanelbulle.

E’ sicuramente uno del dolci più buoni per chiunque ami la cannella.

La ricetta dei Cinnamon rolls è molto semplice, non richiede abilità  particolari ed è molto veloce da realizzare.

Il risultato è un dolce veramente buono che sicuramente troverà  consensi anche nei vostri amici.

Pasticciotto Pugliese

Il Pasticciotto è un simpatico e delizioso dolce che appartiene alla tradizione culinaria pugliese, e del Salento in particolare. Le sue origini sono molto antiche, sembrano infatti risalire al XVIII secolo circa.

Sembra infatti che il Pasticciotto sia nato nel paese di Galatina, in provincia di Lecce, dalle mani di un maestro pasticciere che mentre si lambiccava per inventare un dolce nuovo ed insolito che stuzzicasse la curiosità  degli avventori, usò ciò che gli era rimasto da un impasto precedente, per dar vita ad una torta piccola piccola.

Il pasticciere, non dando importanza al risultato da lui ottenuto, da lui stesso definito un pasticcio, lo regalò ancora fumante ad un passante. Il dolce riscosse un successo insperato, ed il passante chiese al pasticciere, che gli facesse qualche altro dolce uguale a quello, così da portarlo a casa. Da allora il Pasticciotto acquisì sempre maggior fama.

Ricetta Parrozzo

Questo dolce tipicamente natalizio fa parte della tradizione gastronomica dell`Abruzzo e di Pescara in particolare.

Il parrozzo infatti fu inventato da un pasticciere di Pescara intorno al 1920. Il nome del dolce la dice lunga sull`idea che ispirò il pasticciere nella sua creazione, ovvero un pane tipico della tradizione contadina, il cui principale ingrediente era il granturco. Questo pane aveva la proprietà  di mantenersi buono per diversi giorni. Il Parrozzo viene infatti anche chiamato panrozzo (pane rozzo).

Zeppole Calabresi

Rimaniamo sempre in Calabria per proporvi l`interpretazione di un dolce che è presente un po` in tutte le regioni d`Italia, fatto con ingredienti semplici e dalla preparazione rapida, le Zeppole.

Le zeppole sono presenti come abbiamo detto in diverse cucine regionali e gli ingredienti di base sono perlopiù gli stessi, cambiano gli aromi e l`eventuale ripieno. Solitamente vengono preparate durante le feste di Carnevale, ma tradizionalmente le si comincia a vedere già  dalla sera dell`Immacolata, diciamo che ogni occasione è buona per gustare queste ghiottonerie.

Calcionetti, dolcetti fritti abruzzesi

Questi sfiziosi dolcetti dal nome insolito, detti “caggiunìtte” in dialetto locale, fanno parte della tradizione culinaria abruzzese , e vengono preparati principalmente durante le festività  natalizie.

Si tratta di caratteristici fagottini fritti, dall`aspetto simile a quello dei ravioli. I calcionetti sono caratterizzati da una pasta quasi impalpabile e leggera, ed il loro ripieno è una vera delizia del palato, ed è generalmente costituito da morbide castagne speziate con cannella, miele, cioccolato e frutta secca.

Speciale Natale, la Spongata

La Spongata, detta anche spungata, è un dolce tipico dell`Emilia Romagna. Esso è considerato un dolce tipicamente natalizio, ed è esclusivo di questa regione, ed in particolare delle zone di Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Modena. La Spongata è una deliziosa torta di fragrante pasta sfoglia, farcita all`interno con un ripieno dal colore ambrato ed invitate, fatto di frutta secca e miele, fra gli altri ingredienti, ed il cui sapore avvolgente e ricco sa deliziosamente di spezie. La Spongata, una prelibatezza tra le ricette di Natale, pare abbia origini assai antiche; secondo alcuni gli inventori furono gli ebrei.

Panforte, un dolce tipico di Natale

Tra le ricette di dolci natalizi, molte sono versioni dolci ed elaborate di pane, i panpepati umbri, lo zelten trentino, lo stesso panettone milanese. Il dolce natalizio che vi proponiamo oggi è una ricetta tradizionale senese, lo storico Panforte. Le tracce più antiche della ricetta del Panforte risalgono al XIII secolo, e tradizionalmente esistono due versioni ufficiali di questo dolce senese, il Margherita e la versione al cioccolato.

La ricetta originale ha molti richiami alla tradizione senese del Palio, infatti prevede 17 ingredienti di base come il numero delle 17 contrade nel 1675. Ovviamente come tutte le ricette antiche, nel tempo e nelle varie zone sono state apportate modifiche dettate dal gusto o dalla difficoltà  di reperimento di alcuni ingredienti.

Zelten Trentino da cucinare a natale

Attraversiamo idealmente tutta la penisola italiana, dopo avervi proposto un dolce natalizio tipico della Sicilia, vi presentiamo oggi una specialità  della gastronomia trentina, lo Zelten.

Il nome Zelten deriva dal termine tedesco selten, che significa raramente, infatti questo dolce tipico viene preparato tradizionalmente solo in occasione delle festività  natalizia ed è forse il dolce più noto della pasticceria trentina.

E` un dolce rustico, senza creme o ripieni elaborati, lo si può definire più un pane dolce che un prodotto di pasticceria in senso lato.

Il Buccellato

Dopo avere pubblicato la ricetta per realizzare il torrone in casa proseguiamo il nostro viaggio nelle ricette tipiche del periodo natalizio proponendovi un tipico dolce siciliano che viene preparato, e consumato in abbondanza proprio in questo periodo festivo, il Buccellato.

Le origini del Buccellato sono remote, lo si fare addirittura discendere dal “panificatus” degli antici romani. àˆ un dolce composto da un sottile strato di pasta frolla, realizzata con lo strutto e non con il burro, ripieno con un composto realizzato con ingredienti tipici isolani, fichi secchi, mandorle, noci, arancia candita e cioccolato.

Ricetta torrone

Mancano poco meno di tre mesi al Natale, perché non esercitarsi nella realizzazione dei dolci tipici di questo periodo di festività ? Iniziamo con un classico, ma di possibile realizzazione casalinga, il Torrone.

La storia della nascita del torrone è piuttosto controversa, una scuola di pensiero vuole che sia stato ideato dai soliti arabi che grazie alla loro abilità  nel preparare prelibatezze e al loro intenso spostarsi per il bacino del mediterraneo lo abbiano introdotto in Spagna e poi in Italia;

Il miele

Questo pregiato alimento, prodotto dalle laboriose api, è sempre stato tenuto in grande considerazione sin dall`antichità , per le sue incredibili proprietà  nutritive e terapeutiche.

Il saggio popolo Egizio ad esempio ammirava moltissimo questo ambrato prodotto della natura e le sue proprietà ; essi lo utilizzavano come medicamento contro i disturbi della digestione e come ingrediente principale nei preparati per curare le ferite.

Essi lo ponevano persino all`interno delle tombe dei Faraoni. Una curiosità  è che quando questi pregiati vasetti furono rinvenuti ben chiusi, una volta aperti si scoprì che il miele in essi contenuto aveva mantenuto intatte nei secoli le sue proprietà  organolettiche.