Se chiedete ad un bambino, ma uno veramente piccolo di quelli che nei fast food non dovrebbe esserci mai andato, è probabile che alla domanda sulla preferenza tra pizza ed Happy Meal, vi chieda quanto meno cosa sia quest’ultimo. Non la pensa così e se la crede abbastanza il McDonald’s che con l’ultimo spot fa infuriare i napoletani. La vera pizza napoletana ha pochi gusti e una qualità della massa che non si discute. È cotta al forno e va mangiata calda, meglio se in qualche pizzeria partenopea. Ma se a Napoli non potete andarci, provate quanto meno una pizzeria “napoletana”, così per capire come mai si sono arrabbiati tanto i napoletani nel vedere questo spot.
E tu che pizza vuoi? Quella napoletana che dal 2014 è candidata anche a diventare Patrimonio immateriale dell’umanità, una candidatura rafforzata da una recente petizione che non fa che accrescere il buon nome di un prodotto che non ha bisogno di altra pubblicità.
La pizza napoletana è quella con il cornicione, quella bassa al centro e più alta ai bordi, quella che è nata nel Settecento e che è raccontata anche in alcuni trattati sulle abitudini alimentari della città di Napoli. Il cuore della pizza napoletana è nell’impasto che si realizza con farina, acqua, sale e lievito di birra.
Un impasto che deve essere elastico e morbido in modo che la pizza possa essere piegata a portafoglio. E sui gusti? Ce ne sono pochi e bisognerebbe potere scegliere soltanto tra marinara, margherita, capricciosa, quattro formaggi e diavola. Il resto sono tutte variazioni sul tema che la tradizione ha già scritto.
E tu che menu preferisci? Una pizza napoletana!