
Anche questo, come la scamorza al forno, è un piatto tipicamente umbro. Usanza vuole che le anguille o, ancora meglio i capitoni, venissero pescati freschi nel lago Trasimeno per poi essere serviti sulle tavole dei più abbienti durante il cenone della vigilia di Natale. Oggi, fortunatamente, l’anguilla si trova ovunque e tutti possiamo gustare questa ottima ricetta che andiamo subito a presentarvi.
INGREDIENTI
– 2 Kg di anguille
– 15 foglie di alloro
– 1 rametto di rosmarino
– 1 bicchiere di aceto di vino bianco
– 2 bicchieri di olio EVO
– sale q. b.
– pepe q. b.
– Pulire accuratamente le anguille, provvedendo, in particolar modo, a togliere ogni residuo di pelle
– Tagliare l’anguilla in pezzi che siano lunghi massimo qualche centimetro (8 sono già troppi)
– Contemporaneamente preparare la nostra marinatura ponendo in una terrina capiente le foglie d’alloro, l’aceto di vino bianco, l’olio extravergine di oliva, il sale ed il pepe.
[CONSIGLIO] Prova a variare gli ingredienti della marinatura a seconda del tuo gusto personale. Tradizione vuole, per esempio, che la marinatura si facesse con olio, vino rosso, succo di limone, sale e pepe. Secondo un’usanza ormai scomparsa, invece, la marinatura ideale era quella composta da olio, aceto di vino bianco, sale, pepe, rosmarino e finocchio selvatico.
– Immergere i tranci di anguilla nella marinatura e lasciarli impregnare per almeno 2 ore.
– Quando l’anguilla sarà ben insaporita infilzarla in uno spiedo di legno (si trovano comunemente in commercio) ponendo attenzione di alternare i tranci con le foglie di alloro.
[CONSIGLIO] Prima di porre sullo spiedo l’anguilla, prova a passare velocemente i tranci nel pangrattato, così da dare un rivestimento croccante e dorato che ben si sposa con i sapori in questione
– Porre i nostri spiedini nel forno (meglio sarebbe in un camino) provvedendo a bagnare l’anguilla, di tanto in tanto, con il rametto di rosmarino imbevuto nella marinatura rimasta.
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