Itinerari di vigneti e come preparare la propria auto

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L’Italia è una delle terre più belle e apprezzate per quanto riguarda i vigneti e, ovviamente, per la possibilità di ammirare dei vini a dir poco squisiti. Da nord fino a sud, si può incontrare praticamente sempre una vigna in cui potersi “perdere” e lasciarsi travolgere da un’esperienza enogastronomica davvero di prim’ordine.

itinerari di vigneti

Prima di scoprire alcuni dei luoghi più belli dove potersi gustare dei bicchieri di vino unici nel loro genere, è importante sottolineare come qualsiasi viaggio di questo stampo necessiti sempre e comunque di una vettura in grado di affrontare chilometri su chilometri. Prima di mettersi in viaggio, ad esempio, è importante effettuare la manutenzione della propria vettura, per verificare che tutto funzioni alla perfezione. Ad esempio, la cura dei filtri è di estrema importanza, visto che garantiscono la protezione contro ogni tipo di impurità possa finire non solo nell’abitacolo (filtri aria), ma anche nel motore (filtri olio). Se doveste cambiare uno di questi filtri prima di organizzare questi viaggi, che possono essere anche piuttosto lunghi per arrivare alle località prescelte, è bene dare un’occhiata su una piattaforma come euautopezzi.it, che offre la possibilità di acquistare, con tempi di spedizione molto rapidi, ogni tipo di ricambio e di filtro per auto.

Soprattutto quando è tempo di vendemmia, in autunno, l’Italia diventa una vera e propria mappa ricca di vigneti. Un’esperienza unica per tutti i vostri cinque sensi. Ci sono località che si possono ammirare in qualsiasi zona d’Italia: ad esempio, una bella passeggiata è d’obbligo nel favoloso giardino di un castello in cui ci sono i vinaccioli più antichi di tutto il pianeta, in quel di Merano, in Alto Adige.

La Toscana e i suoi fantastici vini

La Toscana è un’altra regione particolarmente ricca per quanto riguarda storia, cultura, ma ovviamente anche di vigneti. È veramente un piacere organizzare un itinerario in queste terre, magari da far cominciare in una delle città più belle di tutta la provincia senese, ovvero San Gimignano. Un percorso che ruota intorno alla Città delle torri. In questi luoghi, c’è sicuramente una grande abbondanza di vini rossi, ma si può degustare uno dei migliori vini bianchi autoctoni, ovvero la Vernaccia. Si tratta di un vino che era già ben conosciuto anche nel Trecento e di cui addirittura si parla all’interno della Divina Commedia.

Sempre in Toscana ci sono anche altri vini conosciuti non solo in tutta Italia, ma un po’ in tutto il mondo, come ad esempio il Chianti Colli Senesi DOCG, ovvero un vino rosso tipicamente fruttato. La combinazione tra questi vini e i prodotti locali, come salumi e carni, risulterà davvero il fiore all’occhiello di un itinerario enogastronomico impossibile da scordare.

Itinerari di vigneti in Piemonte

Anche il Piemonte è una delle regioni che ospitano più prelibatezze e vini di alta qualità. Tutti coloro che amano il vino si rifugiano almeno una volta all’anno nel “porto sicuro” delle Langhe. Proprio nel corso della stagione autunnale i vini vengono esaltare i colori e i sapori di queste terre. In modo particolare, un itinerario di alto livello si dovrebbe sviluppare lungo le province di Cuneo e di Asti, esattamente al confine rispetto a Roero e Monteferrato, in cui ci si può immergere nella Strada del Barolo e dei grandi vini delle Langhe.

Si tratta di un percorso che comprende la bellezza di 18 Comuni, ma anche tantissime aziende e strutture ricettive. Qui si può degustare quello che è stato ribattezzato “Re dei vini”, ovvero il Barolo. Quest’ultimo è formato al 100% dal vitigno Nebbiolo, che si trova in ben undici Comuni di queste terre e deve subire un processo di invecchiamento, come da disciplinare, pari ad almeno 38 mesi.

Il Barolo è un vino che presenta un colore tipicamente rosso rubino, che tende a sfumare verso una colorazione arancio con il passare del tempo. Il Barolo si caratterizza per combinare profumazioni fruttate con il tipico aroma di bosco: quest’ultimo elemento deriva dal fatto che passa ben 18 mesi all’interno delle botti di legno.