
Certamente le origini di questo piatto, che ritroviamo in diverse cucine regionali, sono povere, vista l`economicità e il facile reperimento dei due ingredienti di base.
Certamente le origini di questo piatto, che ritroviamo in diverse cucine regionali, sono povere, vista l`economicità e il facile reperimento dei due ingredienti di base.
Rimasto nell`oblio dopo una storia antichissima, viene citato in antichi testi romani, è stato riscoperto negli ultimi decenni e valorizzato amorevolmente dall`impegno di alcuni produttori marchigiani del comune di Offida (AP).
L`impegno di questi produttori si è concretizzato nel 2001, quando è stata riconosciuta la DOC Offida per le varietà Pecorino e Passerina. La Passerina è sovente destinata alla produzione di passiti, Vin Santo e spumanti.
I sapori decisi che spaziano dai mari a i monti, i colori vivaci che appagano l`occhio prima del palato e la genuinità complessiva delle ricette sono sicuramente i tratti distintivi di questa cucina.
Un posto d`onore, anche se relegati spesso alla fine di un pasto luculliano, è giusto concederlo ai dolci di ricotta.
Dolce tipico elogiato perfino da Cicerone, viene oggi esportato e spedito per essere gustato praticamente in tutto il mondo.
Le sue origini sono antichissime, di origine araba, si presume venisse preparato dalle donne degli harem che impegnavano la monotonia delle loro giornate nella preparazione di prelibati manicaretti.
Per voi, ho scelto la variante che mi sembra rispecchiare maggiormente l’idea di pesto alla siciliana diffusa nell’immaginario collettivo.
La ricetta del pesto alla siciliana che vi presento oggi si basa essenzialmente su un ingrediente fondamentale: la ricotta.
Ormai è un evento di costume, quest`anno vi ha preso parte anche il ministro delle politiche agricole Luca Zaia che ha inaugurato la vendemmia 2008 dello Chardonnay nelle tenute di Contessa Entellina in provincia di Palermo.
Si tratta di un dolce dal sapore fresco ed estivo, ottimo da servire in queste calde giornate d’Agosto.
Come abbiamo avuto modo di appurare nei precedenti articoli, distinguiamo 3 diverse fasi nella preparazione della cheesecake: un primo momento dedicato alla realizzazione della base, un secondo tempo per la creazione della crema e una fase finale per la messa appunto della copertura.
L`organo che utilizzeremo per cogliere i sapori talvolta complessi di un vino è la lingua. La nostra lingua è strutturata per cogliere quattro sapori ben definiti: il Dolce mediante le papille poste sulla punta, l`Acido mediante le papille laterali anteriori a ridosso della punta, il Salato mediante le papille poste ai lati della lingua, l`Amaro con quelle della zona dorsale.
Si tratta di un Muller Thurgau Frizzante Cà Bolani, proveniente dalla tenuta Zonin, IGT delle Venezie prodotto in Friuli, regione la cui vocazione è produrre grandi vini bianchi. Questo vitigno nasce dall`incrocio di uve Riesling e Sylvaner e si è adattato egregiamente nei territori veneti in cui viene prodotto.
Cominciamo subito dalla cheesecake al cioccolato. La base per la torta è quella classica, fatta con biscotti secchi (i più appropriati sono di tipo Digestive), burro fuso e un po’ di zucchero.
Il riccio che viene utilizzato in gastronomia è l`esemplare femminile riconoscibile dal colore violaceo, verde scuro o marrone, quello nero è maschio e non offre parte edibile in quanto del riccio si mangiano le uova.
Viene realizzato con uve locali di Inzolia e Grecanico, nella percentuale del 80 e del 20%. Le uve vengono vendemmiate manualmente nella prima decade di settembre, poste poi a macerare per circa 12 ore alla temperatura di 5°; successivamente vengono pressate in maniera soffice.
Ospiti dell`evento enologi e tecnici delle cantine delle provincie di Palermo e Trapani.
Tra essi abbiamo avuto il piacere di essere stati invitati anche noi di Odealvino.com.
Proprio dal Sud Africa proviene il Cafè Culture della KWV (Koà¶peratieve Wijnbouwers Vereniging), si tratta di un pinotage in purezza.
Le uve vengono raccolte manualmente a maturazione molto avanzata a metà settembre, pigiate in maniera soffice per ottenere un mosto altamente zuccherino, la fermentazione viene fermata aggiungendo distillato di vino.