I 5 cibi pro allergie da non consumare a primavera

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Ci sono dei cibi in grado di tenere alla larga le allergie, non nel senso che le eliminano ma nel senso che ne riducono i sintomi. E ci sono allo stesso modo dei cibi che consumati a primavera possono esasperare i sintomi delle allergie. Ecco quali sono. Sui cibi anti allergie ci siamo già soffermati, adesso vediamo cosa non bisogna mangiare per ridurre i sintomi allergici: 

1. Il sedano contiene degli elementi comuni ai fattori scatenanti delle allergie stagionali. Chi è allergico alle graminacee non deve mangiare il sedano e deve ridurre anche il consumo di pesche, pomodori e meloni. 

2. Sono sconsigliati anche i cetrioli e le zucchine che stimolano le stesse reazioni del polline di ambrosia. Chi fosse allergico a quest’ultimo può dire addio alle zucchine e a tutte le cucurbitaceae, anguria e banane comprese. 

3. Latte e latticini andrebbero eliminati dalla dieta, soprattutto per chi è allergico e manifesta crisi respiratorie. L’istamina dà molto fastidio al corpo per cui è meglio contenersi anche nel consumo di formaggio, burro, yogurt. 

4. I cibi piccanti possono fare molto bene ma la capsicina può anche scatenare reazioni allergiche come naso che cola, occhi rossi e lucidi, starnuti. In questo caso il peperoncino è meglio scordarselo e non soltanto a primavera. 

5. Le allergie all’alcol non sono provate ma è vero che secondo molti studiosi, un bicchiere di vino, uno solo, può scatenera reazioni allergiche nelle persone che soffrono di allergie stagionali. Consumare alcol con moderazione quindi e mai nei periodi in cui l’allergia attraversa la sua fase acuta.