Madeleines, come le preparano i francesi

Home » Dolci » Madeleines, come le preparano i francesi

Dal sito dell’EXPO rubiamo la ricetta delle madeleines, dei dolci non troppo carichi di zucchero, ideali per il caffé ma anche per un thè pomeridiano. Ecco come deliziare grandi e piccini a suon di dolcetti. 

Se il profumo rimanda Proust a ricordi d’infanzia, a me il sapore dell’impasto crudo ricorda la ciambella di mamma, assaporata cruda direttamente dalle fruste dello sbattitore elettrico. 

Ingredienti

  • 100 grammi di Zucchero
  • Uova
  • 125 grammi di Farina di grano tenero, tipo 00
  • grammi di Lievito per dolci
  • 25 grammi di Latte intero
  • 60 grammi di Burro, fuso
  • 1/3 Vaniglia, polpa
  • 1/2 cucchiaio da tè di Buccia di limone, grattugiata

Preparazione

  1. Montate le uova con lo zucchero, la vaniglia e la scorza di limone finemente grattugiata.
  2. Quando avrete ottenuto una spuma gonfia e stabile aggiungete farina e lievito setacciati insieme, a mano, muovendo la spatola dal basso verso l’alto.
  3. Completate con burro fuso e latte. Con un cucchiaio distribuite il composto negli appositi stampini tenendovi giusto un millimetro sotto il bordo.
  4. Infornate a 220°C al penultimo ripiano del forno fino a che non gonfieranno, circa 4 minuti, poi abbassate la temperatura a 190°C e lasciate cuocere fino a che non risulteranno ambrati in superficie, circa 4 minuti per lo stampo piccolo da 15 madeleines oppure 7 per lo stampo da 9 tortine.

Su Wikipedia è possibile rintracciare, a titolo di curiosità, l’origine del nome Madeleines

Antiche tradizioni, tramandate nel corso delle generazioni, fanno risalire il “nome” di questo dolce, al culto di Santa Maria Maddalena, la donna che, liberata dal Cristo da sette demoni, divenne sua discepola, seguendolo fino al monte Calvario, e la mattina di Pasqua, meritò di vederlo per prima Risorto dai morti e portare agli altri discepoli l’annuncio della risurrezione. La tradizione medioevale, vuole che la Maddalena sia stata la prima evangelizzatrice della Francia, (insieme a Marta ed a Lazzaro). Questo pellegrinaggio in Francia, spiegherebbe, dopo il nome, anche “la forma di conchiglia” che nella simbologia cristiana si attribuisce ai pellegrini per la causa del Vangelo.