Dopo le feste, un periodo in cui la ricchezza in tavola ha appesantito l’organismo, la prima cosa da fare è mettersi a dieta. Lo dicono tutti, anche se basterebbe talvolta eliminare le cattive abitudini alimentari che teniamo anche nel periodo non festivo. Quello che gli esperti di alimentazione consigliano è di collegare la sana alimentazione all’attività fisica, ma vale la pena?
Non bisogna diventare degli stakanovisti da palestra, perché poi non serve essere tutto muscoli e niente grasso per stare in forma. Basta che l’attività fisica sia fatta con regolarità e ci sono tanti strumenti gratuiti che possono fare al caso vostro. Per esempio camminare, un’attività semplice che richiede soltanto un po’ di costanza e del tempo a disposizione.
La domanda che molti si pongono, vista la scarsa attività aerobica se si paragona questa attività alle più gettonate zumpa e corsa, è: ma quanto si dimagrisce camminando? Potremmo rispondere che esistono delle applicazioni in grado di calcolare sulla base delle informazioni fornite dall’utente, quanti grassi sono stati bruciati, ma vogliamo provare ad essere più precisi.
Camminare consente di fare attività fisica per un tempo più prolungato e in modo più costante rispetto alla corsa. L’andatura perfetta è quella di 4 chilometri orari, perché si fa in modo che il 40 per cento delle calorie bruciate sia costituito da grassi. L’importante è non camminare mai per un tempo inferiore a 30 minuti consecutivi altrimenti l’organismo non è stimolato a bruciare grassi.
Il calcolo delle calorie è presto fatto: camminare 10 minuti percorrendo una distanza di almeno 800 metri, consente di perdere circa 35 calorie ma se si cammina a passo più sostenuto le calorie perse possono essere anche 42 e si arriva a 300 calorie perse quando si riesce a camminare per un’ora a passo sostenuto.