Come si prepara la pizza di ceci o cecina

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La ricetta arriva dritta dritta dall’EXPO e spiega come usare o recuperare i ceci. Un alimento nutriente ed essenziale nell’alimentazione mediterranea. In Toscana si chiama “cecina” ma quello di cui parliamo è questo.

Si chiama “cecina” in Toscana, “farinata” in Liguria, “socca” a Ventimiglia e Nizza. È una focaccia sottile, composta da farina di ceci, acqua, sale e olio. Come spesso accade per molte preparazioni semplici, ma buonissime, anche la farinata di ceci nasce per caso. La leggenda narra che ai tempi delle Repubbliche Marinare, una nave che trasportava dei prigionieri pisani a Genova, a causa di una tempesta in mare, venne a trovarsi per alcuni giorni in balia delle onde. Nella stiva entrò così tanta acqua che bagnò i ceci, legumi che costituivano, a quei tempi, un’importante riserva di cibo. i ceci si mescolarono con l’olio fuoriuscito da una tanica, ne risultò una miscela immangiabile, che i marinai fecero asciugare su scudi di rame. Il risultato fu una focaccia croccante e dorata, la cui ricetta venne poi perfezionata nel tempo con un più accurato dosaggio degli ingredienti, con la cottura in forno e l’aggiunta di pepe. In questa ricetta, la farinata è preparata in monoporzioni e presentata in un’insolita veste.

Ingredienti

  • 100 grammi di Farina di ceci
  • 300 millilitri di Acqua
  • 0.5 Pomodori
  • 50 grammi di Mozzarella, a cubetti
  • cucchiai da tavola di Olio extravergine d’oliva (EVO)
  • pizzichi di Sale
  • pizzichi di Pepe nero
  • presa di Origano essiccato

Preparazione

  1. Porre la farina di ceci in un contenitore e aggiungere a poco a poco l’acqua, mescolando, in modo che non si formino grumi (si formerà una pastella di consistenza piuttosto liquida che verrà poi posta in teglia o negli stampini usando mestolo o cucchiaio). Coprire il contenitore e lasciare riposare la pastella per alcune ore (almeno 2 ore). 
  2. Trascorso il tempo in cui la farina si idrata con l’acqua, mescolare ancora bene l’impasto (si potrà infatti formare un deposito di farina sul fondo del recipiente) e aggiungere 2 o 3 pizzichi di sale e un cucchiaio d’olio. Mescolare ancora.
  3.  Per la versione mono porzioni: rivestire con carta forno delle formine di circa 9 cm di diametro, cercando di formare delle pieghe nella carta in modo che si adatti allo stampo. Ungere con olio e versare in ogni stampo uno strato di impasto di circa mezzo centimetro o poco più (circa 3 cucchiai colmi).
  4. Dopo avere messo la pastella, toccare con il cucchiaio i bordi dello stampo in modo che la carta vi aderisca (il peso della pastella favorirà l’operazione) e si formi uno strato che copre tutta la base.
  5. Se si vuole preparare invece una classica farinata versare, usando un mestolo, la pastella in una teglia rotonda di 26 centimetri di diametro e foderata con carta forno ben oliata. Non è frequente l’uso della carta forno per cuocere la farinata ma io preferisco usarla ed ungerla d’olio in modo che poi la preparazione si stacchi con facilità.
  6. Per la versione pizzette. Cuocere in forno a 200 gradi per 18-20 minuti: togliere quindi dal forno gli stampini, porre sulle farinate le fettine di pomodoro, l’origano e qualche dadino di mozzarella e cuocere per ulteriori 5 minuti in modo che si fonda il formaggio.
  7. Per la versione classica. Cuocere in forno a 200 gradi per 20-30 minuti o fino a quando la superficie non inizia a diventare leggermente più scura. Aggiungere una spolverata di pepe e servire.