I carciofi alla romana o alla giudia, oppure ancora fritti sono il non plus ultra che manca alla tavola di chi disdegna questo prodotto della terra difficile da cucinare, rendere tenero e poco acido. Ma quando arriva il loro periodo, non è meglio metterseli da parte con il sott’olio? Secondo noi sì.
Il suggerimento è quello di scegliere sempre carciofi piccoli e più o meno della stessa grandezza. Questo per il prima. Per il dopo date una controllata ai barattoli di tanto in tanto perchè i carciofi assorbono molto olio e qualcuno potrebbe rimanere scoperto. Per il resto ecco la ricetta.
Ingredienti
- 1000 g di carciofini
- 150 ml di vino bianco
- 3 chiodi di garofano
- 2 foglie di alloro
- 1 l di aceto di vino bianco
- il succo di 1 limone
- olio extravergine d’oliva q.b.
- pepe nero in grani q.b.
- sale q.b.
Procedimento
Pulite i carciofi eliminando le foglie esterne che sono quelle più dure, poi tagliate le punte spinose e spezzate il gambo. Per evitare che si anneriscano mentre tagliate gli altri, metteteli in acqua e limone.
In una pentola fate bollire l’aceto, il vino bianco, i chiodi di garofano e anche l’alloro, quindi salate come siete abituati a fare per le altre verdure e poi immergeteci i carciofi che devono sobbolirre per 10 minuti dalla ripresa del bollore a fuoco basso.
Alla fine mettete i carciofi su un panno e dopo l’asciugatura invasateli riempiendo tutto con olio extravergine di oliva. I vasetti vanno chiusi ermeticamente e lasciati riposare un mese almeno prima del consumo.