Il sugo al pomodoro, quello che notoriamente chiama a sé gli spaghetti ed è carinamente corredato di fogliolina di basilico fresco, in realtà è un piatto dalle numerose varianti e non tanto per l’aggiunta di ingredienti ma per il modo in cui tutto è cucinato. Perché sì, il sugo pomodoro e basilico non è come la mamma, ce n’è più di uno.
OK lo ammetto, ho scelto questo titolo soltanto per acchiappare qualche like in più ma sapete benissimo che adesso non deluderò le vostre aspettative con una rassegna di consigli e luoghi comuni sul sugo pomodoro e basilico.
1. È un sugo da fare al volo quando devi aggiungere un posto a tavola – FALSO
Non è un sugo da fare al volo cari chef last minute. Se proprio non c’è tempo perché sta arrivando l’ospite inatteso di giornata, meglio fare aglio, olio e peperoncino e non cimentarsi con il sugo. Perché poi se fatto male intoppa e non è più quello spaghetto fresco da portare in tavola d’estate.
2. Il basilico è soltanto decorativo – FALSO
E sì, lo chiamavano sugo al basilico per poi usare questa piantina aromatica soltanto come decorazione. Pensateci bene. Vorreste un sugo agli scampi con un paio di scampetti come decorazione e basta? Insomma, il basilico va usato fin dall’inizio della cottura. Non soffritto ma lanciato nell’avventura sugosa almeno insieme al pomodoro.
3. Il sugo al basilico ha un fratello magro, ovvero esiste la versione light – VERO
È nelle diete che contemplano la bontà dell’alimentazione mediterranea e quindi vuol dire che si può anche fare alla maniera dei secchi. Io lo preparerei così: un filo d’olio in padella, un quarto di cipolla, mezza carota, uno spicchio di peperone rosso e 4-5 foglioline di basilico. Poi ci metterei dentro un paio di tazzine d’acqua e qualche cappero sotto sale per evitare il sale vero e proprio. Poi i soliti 500 gr di pelati, nella versione “spicchi di pomodoro”, qualche azienda li fa. Oppure i pomodori San Marzano freschi. Ma se non li avete nessuno vi punirà. E buon appetito.