Tutti i tipi di panature, quale scegliere

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C’è chi le chiama panature e chi impanature, ma in fin dei conti stiamo parlando della stessa cosa. Sicuri? Ci sono tanti tipi di panature e noi ve ne proponiamo alcuni tra cui scegliere.

Le impanature non sono tutte uguali e scegliere quella giusta consente di rendere il piatto più gustoso ma allo stesso tempo digeribile e delicato. Ecco alcuni procedimenti.

L’infarinatura

Si tratta del primo passo dell’impanatura e generalmente si usa per le verdure e per il pesce ma per la carne si preferiscono altre tecniche. Il cibo da passare nella farina va asciugato con cura e poi infarinato su entrambi i lati. Le varianti di questa panatura prevedono l’uso di semola di grano duro, grano saraceno, farina di mais o di castagne.

La doratura

Dopo l’infarinatura la doratura consiste in un passaggio veloce nell’uovo. Questo procedimento prima della frittura del cibo è consigliato per alimenti come i gamberetti, i filetti di pesce o i fiori di zucca.

L’impanatura all’inglese

Gli inglesi usano un metodo particolare: prima passano l’alimento nella farina setacciata, poi sbattono l’alimento per togliere la farina in eccesso, lo passano nell’uovo sbattuto e condito con sale, pepe e olio, poi nel pangrattato e infine nell’olio caldissimo.

Tutto sta nella scelta del pane e dell’ingrediente in più: si può usare il pan grattato, la mollica di pancarrè, i crackers sbriciolati. E poi aggiungere noce moscata o parmigiano all’uomo o al pane.

L’impanatura light

Ideale per chi è intollerante, o vuole soltanto restare in forma. È interdetto in questo procedimento l’uso dell’uovo sostituito da un composto di farina e acqua con noce moscata. Il passaggio nel pangrattato, naturalmente resta, altrimenti che panatura è?

Voi quale preferite e qual è il vostro segreto?