Il mezè

Home » Armonie dal mondo » Il mezè

Mezè è un termine conosciuto sicuramente da molti di coloro che per vacanza o lavoro si sono trovati a viaggiare nel paesi del Mediterraneo orientale. Questa parola identifica in Turchia come in Grecia, sulle coste balcaniche della Bosnia come in Libano ed in Bulgaria, quell’usanza di presentare in tavola un’ampia scelta di piccoli piattini di cibo da accompagnare al vino o agli alcoolici, alla stregua di quello che in Italia viene chiamato “aperitivo”.

In alcuni casi, come per esempio in Libano, il mezè si è nel corso del tempo trasformato fino a diventare un vero e proprio pasto completo, la cui caratteristica fondamentale, tuttavia, rimane quella di essere composto di tante diverse portate che vengono presentate ai commensali allo stesso tempo.

Trattandosi di paesi mediterranei, le componenti principali del mezè, che in Grecia accompagnano il liquore all’anice “Ouzo”, in Turchia l’analogo “Raki”, sono il pesce, i legumi e le verdure, preparati in modi diversi.

Trionfano per esempio i piccoli pesci fritti, il polipo che può essere grigliato o stufato, e quelle preparazioni tipiche del Medio Oriente, come l’hummus (una crema di ceci molto speziata) o il babaganhoush (crema di melanzane condita con olio, limone, aglio). Molto comuni nel mezè, soprattutto quello mediorientale, le insalate fredde di lenticchie, insaporite di spezie e talvolta legate da una crema di sesamo, il tahine.

Altrettanto facili da trovare sono le verdure ripiene, servite sia fredde che calde, pomodori, cipolle, peperoni, che possono essere farcite sia con carne che con riso.

Famoso il tabbouleh, un piatto in cui si mischia bulghur (grano spezzato), menta, pomodori e limone. Il tutto, naturalmente, condito con una delle ricchezze della cucina mediterranea, l’olio di oliva.