La Seupa alla valdostana, per ricordare il piacere della montagna

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Abbiamo già proposto nella giornata di oggi, delle ricette di antipasti valdostani per quanti amano assaporare i territori partendo dal palato. Adesso ci addentriamo nel gusto della regione in questione, passando attraverso la proposta di un primo piatto indiscutibilmente gustoso. 

La Seupa a la Valpellinentze è una delle più tipiche ricette valdostane attraverso cui si entra in contatto diretto con un formaggio tipico della zona, vala dire la fontina. È sempre sul sito Courmayeur Mont Blanc che troviamo le indicazioni su ingredienti e modalità di preparazione del piatto.

  

Ingredienti per 4 persone

  • ½ litro circa di buon brodo di manzo
  • ½ cavolo verza bianco
  • Pane integrale o di segale raffermo
  • 400 g di fontina valdostana originale, non imitazione di varia provenienza!
  • Burro a piacimento

Preparazione

La Seupa trae origine dal villaggio di Valpelline, pochi chilometri a Nord di Aosta, in una delle valli più belle e ancora incontaminate della Regione ed è un tipico piatto di cucina alpina: sostanziosa, ipercalorica, dal gusto deciso.
Esistono vari modi di scrivere il suo nome, anche la ricetta di preparazione ha diverse varianti, che cambiano con il guso del singolo e con le tradizioni delle famiglie e delle frazioni, ma la sostanza di questo splendido piatto resta immutata. Questa ricetta riportata è quindi quella normalmente accettata e proposta nei ristoranti della zona.
Si fa bollire il cavolo verza fino a lessatura completa. Si cosparge di burro una teglia da forno, si dice sia meglio se di terracotta o smaltata, ma qualunque va bene lo stesso. Si alternano sovrapposti nella teglia uno strato di cavolo, uno di fette di pane e uno di fontina tagliata a dadini. si aggiunge ancora incima un’ulteriore strato di fontina. Si bagna tutta la zuppa ottenuta con il brodo e si mette la preparazione nel forno ben caldo e vi si lascia per un tempo che può andare da 30′ a 60′ minuti, a seconda della lessatura e consistenza del cavolo e di come piace, se più ristretta o più umida. Infine quando la zuppa imbiondisce e inizia a formare una crosticina dorata si sforna e si aggiunge una buona dose di burro fuso e si serve ben calda, in piatti ovviamente riscaldati.

Ideale assaggiare questa specialità in Valle d’Aosta, magari al termine di una bella giornata di discese con gli sci, accanto a un bel camino e in una compagnia di allegri amici, con i quali farsi poi una bella Coppa dell’Amicizia!