Il vino giusto per accompagnare la pasta di riso

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Quando si leggono i suggerimenti per l’abbinamento di alcuni vini tra i piatti proposti sono spesso indicati i primi piatti, un concetto molto generico, soprattutto oggi. Anche perché sempre più spesso c’è chi sperimenta materie prime nuove e originali, come ad esempio la pasta di riso o di altri cereali che non sono grano, o addirittura la pasta di legumi. Possiamo mantenere l’originario consiglio sui primi anche con questo tipo di pasta, preparata con prodotti che per molti versi non fanno parte della cultura gastronomica italiana, più che altro nella veste in cui li stiamo utilizzando.

La pasta di riso

Oggi in commercio è disponibile la pasta di riso integrale. Non dovete però pensare alla pasta preparata secondo la tradizione asiatica ma di pasta con classici formati italiani, sia lunghi che corti. Scegliere il vino più adatto a questa pasta non è semplice. Sono vari i fattori che incidono sulla scelta tra cui il tipo di condimento che decidiamo di utilizzare. Lo stesso ragionamento si fa del resto anche quando si ragiona sugli abbinamenti per la pasta tradizionale. Non ha molto senso neppure acquisire senza alcun ragionamento i vini consigliati per i risotti, anche se il condimento è lo stesso. Un risotto alle verdure ha l’aromaticità, la mantecatura e la cremosità che una pasta a base di riso con le verdure non sempre mantiene, conviene quindi fare delle considerazioni che si allontanino dagli abbinamenti più classici. Ragioniamo quindi sul sapore prevalente nel piatto di pasta di riso (o anche di mais o altro cereale), cercando di bilanciarlo con il vino da accompagnare.

Dove la tradizione la spunta

Ci sono poi situazioni in cui che si tratti di pasta fatta con il riso, di risotto o anche di pasta ripiena i consigli per l’abbinamento con il vino sono più o meno sempre gli stessi. Stiamo parlando ad esempio del caso dei sughi e dei risotti a base di pesce o di crostacei, con cui numerosi bianchi leggeri, o dei rosati delicati, si abbinano perfettamente. Quando il sapore del piatto che portiamo in tavola è molto delicato e tende al dolce e agli aromi molto intensi è consigliabile pulire la bocca con un sapore fresco, senza però prevalere sul gusto del piatto accompagnandolo con un vino eccessivamente robusto o persistente.

Come cucinare la pasta al riso

Ormai da alcuni anni le paste che contengono ingredienti non tradizionali sono abbastanza diffuse anche nel nostro Paese. Tra le più note ci sono la pasta di mais, di grano saracento, di riso, la pasta di mais, di cereali in mix, e di avena. Rispetto alla pasta tradizionale questi prodotti hanno un gusto che per l’italiano medio è molto più facilmente distinguibile. Anche perché al sapore tipico della pasta di grano siamo ormai abituati e tendiamo a non notarlo eccessivamente. Lo stesso dicasi per le paste a base di legumi. Questi alimenti sono quindi saporiti, ma comunque hanno un gusto delicato, che ben si sposa anche ai tradizionali sughi italiani. Spesso però si preparano le paste con cereali diversi dal grano in modo originale, per esaltarne al meglio il sapore particolare.