Come pulire i calamari

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 Gamberi e calamari sono fra alimenti classici della cucina italiana, ingredienti principali di molti piatti tipici, come i calamari ripieni o i calamari in umido o semplicemente per l’insalata di calamari.

La maggior parte delle volte vengono venduti già puliti e pronti all’uso, ma può capitare che anche acquistandoli in pescheria sia necessario pulirli. Non è difficile, ma è necessaria un po’ di dimestichezza perché i calamari vanno puliti con una certa attenzione.

Dovrete separare i tentacoli dal resto del corpo tagliandoli e facendo attenzione a non esercitare pressione sugli occhi, gesto che sarebbe fuoriuscire irreparabilmente l’inchiostro e che potrebbe macchiarvi. Ora estraete la penna cartilaginosa e trasparente che si può sentire al tatto con le dita. Rimuovete tutte le interiora dal corpo facendo una pressione sulla sacca, e poi sciacquate il calamaro con molta attenzione passandolo sotto un getto d’acqua corrente.

 INSALATA DI MARE

Allo stesso tempo togliete anche la parte esterna composta dalla membrana violacea, poi togliete anche il becco facendo pressione al centro dei tentacoli e gettatelo via. Continuate a fare questo lavoro sotto l’acqua per evitare eventuali schizzi d’inchiostro, poi tagliate via gli occhi. Sciacquate di nuovo i calamari fino a quando l’acqua non sarà tornata limpida e utilizzateli per la ricetta.

CALAMARI E SCAMPI SU STUFATO DI PISELLI

Potrete utilizzare ogni parte del calamaro: la sacca pulita può essere utilizzata intera per essere riempita, oppure può essere tagliata ad anelli. I tentacoli potranno essere utilizzati per poter guarnire i piatti oppure per essere fritti. Col nero del calamari potrete condire il risotto. Ricordate che il procedimento per pulire calamari, seppie e polipi resta sempre lo stesso. 

 

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