Liquore Trignolino, la ricetta che arriva dall’EXPO

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Un liquore che arriva dal Molise e che sfrutta proprio dei prodotti tipici regionali. Ecco come si fa a preparare un’assoluta delizia da gustare d’estate ma soprattutto nelle serate fresche d’autunno. Conosciuto come Trigno, Prugnolo o prunus spinosa trigno è il frutto violaceo, dal sapore aspro, simile al mirtillo, che nasce da arbusti spinosi nelle vicinanze dell’omonimo fiume Trigno, in Molise. Un mix di vitamine e sostanze antiossidanti.

Ingredienti 

 

  • 600 grammi di Prugne, prunus spinosa
  • litro di Alcool puro
  • 500 grammi di Zucchero
  • 800 millilitri di Acqua

 

Preparazione

  1. Lavate e pulite il trigno ponete le bacche in un contenitore e copritele con l’alcool, lasciate macerare per circa 30 giorni. 
  2. Trascorso il termine suindicato, preparate lo sciroppo di acqua e zucchero, sciogliete lo zucchero nell’acqua calda, attendete che si raffreddi e unite l’aclool in precedenza filtrato. Lasciate riposare il liquore per circa 20 giorni prima di servire.

Il sapore, dicono gli esperti e chi già ha dato fondo a questa delizia, è un po’ aspro e l’ideale è consumarlo a fine pasto, come digestivo. In realtà uno studio recente dimostra anche le proprietà antitumorali della pianta da cui si ricava il liquore: 

A Bagnoli del Trigno, in provincia di Isernia, la conoscono anche perché dall’estratto di questo frutto e delle foglie si produce un liquore, il Trignolino. Un liquore considerato per le sue proprietà astringenti in quella che si può definire come «medicina popolare». Un frutto dal sapore aspro che, quando è molto maturo, può essere consumato anche a fine pasto proprio come una frutta. Oggi, uno studio sta verificando la funzione antitumorale dell’estratto che da solo – è bene ricordarlo – non ha effetti ma va abbinato ad un composto specifico, sempre naturale, prodotto in laboratorio e brevettato. Questo per evitare anche possibili «assalti» alla ricerca del frutto blu che potrebbe essere considerato come un qualcosa di «miracoloso».