Come ottenere una frittura light

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 Al di là dei metodi di cottura sani (cottura a vapore, alla griglia, padella antiaderente etc.) la frittura è uno dei metodi di cottura preferiti da chi ama i cibi particolarmente saporiti. Dalle verdure, alla carne, dal pesce al pane: ogni alimento può essere fritto e assumere un sapore decisamente gustoso, ma con precise controindicazioni.

I nutrizionisti sono chiari: non è consigliabile mangiare troppo spesso cibi fritti che assorbono troppi grassi e hanno un elevato apporto calorico. Fra i fattori negativi della frittura anche il fatto che aggrediscono con temperature molto alte le sostanze nutritive degli elementi. È anche vero che esistono dei piccoli accorgimenti per rendere il fritto più leggero e salutare, ma sempre gustoso.

Tanto per cominciare è consigliabile utilizzare padelle con il fondo abbastanza spesso, in modo tale che non si surriscaldino in modo eccessivo e non aggrediscano troppo le sostanze. I nutrizionisti consigliano anche di tagliare il cibo a pezzetti in modo tale da poter controllare meglio la cottura ed evitare che l’esterno non bruci: il fritto perfetto deve essere dorato.

Al di là di quanto di crede, è consigliabile cuocere la frittura in olio abbondante, ma non bollente visto che il cibo in questo modo assorbe meno olio.

Una volta terminata la cottura, gli alimenti vanno sgocciolati attraverso della carta assorbente da cucina per qualche minuto in modo tale da poter eliminare l’olio in eccesso. Se non dovere consumare immediatamente il fritto un ottimo consiglio è quello di passarlo in forno ventilato a 180° per fargli mantenere la propria consistenza in modo tale che non diventi gommoso.