Dieta mediterranea e olio extravergine di oliva

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Nell’epoca contemporanea, soprattutto nell’occidente industrializzato, uno dei problemi più gravi per la salute pubblica è l’aumento del numero di persone obese ed in sovrappeso. Molti sono gli esperti che indicano nella diffusione del cibo di produzione industriale e nell’uso di grassi una delle cause della sovralimentazione e quindi dell’aumento del peso corporeo, causa scatenante di disturbi e malattie anche gravi, come diabete, malattie cardiache ed ictus.
Ed investigando sull’origine alimentare dell’obesità sono tantissimi gli esperti che evidenziano come la Dieta Mediterranea sia a tutt’oggi in occidente la dieta più sana ed equilibrata che si possa seguire.

Un armonioso insieme di verdure e pesce, poco uso di carni rosse, legumi e frutta sono alla base della cucina mediterranea, che se seguita con scrupolo permette di evitare l’accumulo di grassi nell’organismo, oltre a permettere l’assunzione di sostanze antiossidanti, benefiche per il corpo perchè impediscono il processo di ossidazione delle sostanze chimiche, per il quale si formano i cosiddetti “radicali liberi” che sono in grado di danneggiare la salute delle cellule.

Tra gli alimenti chiave della dieta mediterranea naturalmente l’olio extravergine di oliva, le cui qualità sono ormai riconosciute da diverse ricerche e studi scientifici.

L’Italia in questo senso può considerarsi fortunata perchè la sua posizione geografica ha permesso lo sviluppo della coltivazione intensiva dell’ulivo, e quindi della produzione di olio di oliva.

Con le tante, piacevoli differenze tra quelli delle regioni più settentrionali, come Liguria e Toscana, che producono un olio delicato e leggero pur mantenendo un gusto intenso, e le regioni del Sud Italia, con la Puglia in primo piano, che invece hanno una grande produzione di olio extravergine dall’aroma forte ed intenso, fruttato e corposo.

Un tempo la produzione di olio nelle regioni meridionali era più indirizzata ad una produzione di quantità piuttosto che di qualità, ma con l’introduzione di nuove tecnologie e con la spinta di nuovi giovani produttori anche gli oli del sud sono oggi da considerare come prodotti di alta qualità, sia dal punto di vista nutritivo che della salute.