Crauti, una fonte importantissima di vitamine per il corpo umano

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Il crauto, secondo tanti esperti, rappresenta uno degli alimenti più sani e, non molti sanno, ma può essere usato e cucinato in moltissimi modi. Sul sito della Galbani, per esempio, potete trovare alcuni suggerimenti su come abbinare e cucinare i crauti classici, ma anche quelli rossi.

Durante la stagione invernale il corpo umano necessita di un quantitativo di vitamine più elevato. Nella maggior parte dei casi si tenta di riequilibrare tale fabbisogno mangiando più frutta esotica, come ad esempio le banane, le arance, il limone o il kiwi. Spesso e volentieri, però, non prendiamo nemmeno in considerazione altri tipi molto preziosi di verdura in riferimento al contenuto di vitamine. Tra questi c’è anche il cavolo: il cavolo crudo, cucinato, marinato, o sotto forma di crauto. Non è un caso, d’altronde, se il cavolo rappresenta la verdura più coltivata da 4000 anni fa ad oggi. Sia gli antichi Egizi che i Romani e i Greci lo usavano per il trattamento delle ulcere dello stomaco e della peste. E i navigatori consumavano crauti pensando che fosse fondamentale per prevenire lo scorbuto. Il modo in cui prepariamo attualmente i crauti, però, dovrebbe essere stato tramandato con il passare degli anni dagli slavi nel Medioevo.

I crauti hanno il prezioso vantaggio di denotare un ottimo contenuto di betacarotene e vitamina C. Al suo interno ci sono anche buoni quantitativi di vitamina B, E e K. Tra le altre caratteristiche troviamo pure una notevole ricchezza di Sali minerali e, nello specifico, potassio. Al loro interno ci sono anche degli elementi che svolgono un’azione antibiotica e anticancerogena.

Spesso e volentieri i crauti vengono presi in considerazione per via dell’acido lattico che, in combinazione con la vitamina B, dà una mano alla mucosa dell’intestino quando quest’ultima è danneggiata. Il succo dei crauti, al contrario, contribuisce all’equilibrio corretto della flora intestinale. Solamente 200 grammi di crauti garantiscono il soddisfacimento dell’intero fabbisogno quotidiano di vitamina C. La presenza della vitamina B9, tra l’altro, fornisce un adeguato stimolo all’impiego corretto della vitamina C all’interno dell’organismo umano.

Ciò fa sì che i crauti siano uno degli alimenti più preziosi in una dieta equilibrata e ricca di vitamine e, per tale motivo, sarebbe molto importante utilizzare questa verdura in cucina. Sono molti i luoghi in cui i crauti vengono consumati quotidianamente e, tra questi, vi è la Slovenia, l’Ungheria, la Polonia, la Repubblica Ceca, l’Ucraina e molti altri paesi dell’Est.

In Italia, ad esempio, si assiste a un elevato consumo di crauti soprattutto in aree geografiche circoscritte, come il Trentino Alto Adige e le zone più vicine al confine con l’Austria. Ciò si verifica perché i crauti, oltre a essere regolarmente consumati nelle zone slave dell’Est, vengono consumati anche nelle aree germaniche.

Ciò vuol dire che, se questo tipo di verdura è tipica delle zone come la Germania, l’Austria e la Svizzera (cantone tedesco), allora si troverà anche in alcune zone d’Italia dove questa influenza gastronomica è più sentita. In Trentino Alto Adige, in particolar modo nelle zone vicino Bolzano, si assiste a un’importante influenza gastronomica tedesca che, oltre a importare nel nostro territorio nazionale prodotti non tipicamente italiani, arricchisce i nostri piatti e i nostri sapori più classici.

Sempre più spesso, infatti, nelle nostre cucine, si trovano odori e sapori che non sono quelli tipici della tradizione. A partire da ciò, si ricreano piatti ricchi di Sali minerali, di vitamine e di sostanze nutritive che rispondono a qualsiasi tipo di carenza legata al cambio climatico o a varie fasi ormonali. Di conseguenza, è bene imparare e conoscere quali possano essere gli alimenti che aiutano a fronteggiare questo mutamento che avviene nel proprio corpo.

Conoscere sé stessi diventa la marcia in più per saper integrare al meglio determinati alimenti nella nostra dieta quotidiana; pertanto, se si riesce a integrare una verdura come i crauti nella nostra alimentazione, allora si deve essere in grado di comprendere quali siano le sostanze che tale verdura apporta al nostro organismo.

Inoltre, cucinare i crauti è davvero molto semplice: vi servono pochi ingredienti per realizzare un contorno ricco e salutare per la vostra alimentazione. Per 4 persone bastano:

  • 800 g di foglie di cavolo cappuccio mondate;
  • mezzo bicchiere di vino bianco secco;
  • mezzo bicchiere di aceto bianco;
  • 150 ml di acqua;
  • 2 foglie di alloro;
  • sale q.b.;
  • mezzo cucchiaino di semi di cumino

Per prima cosa è necessario sciacquare bene le foglie di cavolo cappuccio e, dopo averle asciugate con un canovaccio da cucina, tagliatele in modo da creare delle listarelle sottili. Riponete queste ultime in una casseruola, aggiungete il sale, mezzo bicchiere di vino, mezzo bicchiere di aceto, le foglie di alloro, i semi di cumino e, infine, l’acqua. Portate il tutto a ebollizione e fate cuocere le listarelle di cavolo cappuccio per 45 minuti nella casseruola con il coperchio. Mescolate di tanto in tanto, così da rendervi conto anche della cottura del cavolo e, dopo circa 30 minuti, togliete il coperchio e terminate la cottura. Trascorso il tempo necessario all’assorbimento di un eventuale liquido sovrabbondante, avrete preparato degli ottimi crauti, pronti per essere serviti caldi come accompagnamento di carni di maiale o salsicce.