Come usare il coriandolo in cucina

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La flora mediterranea è molto ricca di piante aromatiche che possono essere usate in cucina sotto forma di spezie. Una di queste è senza dubbio il coriandolo, utilizzato sia sotto forma di semi che macinato. Il coriandolo, conosciuto anche con il nome di prezzemolo cinese, è una pianta appartenente alla famiglia delle ombrellifere. La parte che si utilizza per insaporire i cibi è il frutto. 

Nella gastronomia italiana il coriandolo ha un utilizzo più limitato che nella cucina internazionale, dove viene utilizzato anche per la preparazione di miscele di aromi. Di norma, infatti, questa spezia viene usata in combinazione con altri sapori, tra cui il timo, il cumino e l’anice.

In Italia viene usato principalmente per insaporire insaccati e nella distillazione di liquori, per i quali vengono impiegati soprattutto i semi. Nel resto del mondo il coriandolo è invece un aroma molto apprezzato soprattutto sulle verdure e sulla carne. Ben rappresentati sono anche i sott’aceto e i sott’olio, per non parlare di minestre di verdure, crauti e cavoli. 

Il coriandolo ha un aroma piuttosto fruttato e intenso che si sposa bene con formaggi di diverso tipo e con la selvaggina. Della pianta si utilizzano sia le foglie che i semi, più diffusi forse nella cucina internazionale. Le foglie hanno un sapore più corposo, mentre ai semi resta un gusto più delicato. Può essere usato anche per arricchire le salse. 

Oltre alle sue proprietà enogastronomiche, il coriandolo è famoso per le sue proprietà benefiche, tra cui quelle come antispasmodico, come antisettico e digestivo. Utile anche in caso di inappetenza, disturbi intestinali e cattiva digestione.