Ricetta ravioli ricotta e spinaci

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I ravioli sono un primo piatto piuttosto diffuso, così vediamo come preparare i ravioli ricotta e spinaci secondo la ricetta tradizionale emiliana.
Nel corso del tempo abbiamo proposto anche altri primi come la pasta e fagioli, gli gnocchi di patate al forno e le lasagne con radicchio e speck, ma siamo sicuri che apprezzerete questa ricetta.
Preparare i ravioli potrebbe sembrare difficile, ma vi forniamo tutte le informazioni necessarie per garantire un ottimo risultato.


Pasta:

– 3 uova
– 400 gr. di farina
– acqua q.b.
– sale

Ripieno:

– 300 g di ricotta
– 100 g di spinaci lessati
– 5 cucchiai di parmigiano grattugiato
– noce moscata
– 1 uovo
– sale

Per prima cosa consigliamo di preparare il ripieno, quindi mettiamo a lessare gli spinaci in abbondante acqua salata.
Terminata la cottura strizzateli e metteteli in un tegame con poco burro. Aggiungete agli spinaci la ricotta, il parmigiano, la noce moscata, sale e pepe. Quando si sarà formato un composto omogeneo trasferite il tutto in una terrina e incorporate un uovo intero, quindi mettete il ripieno in frigorifero. A questo punto procediamo alla preparazione della pasta. Setacciate la farina su una spianatoia formando una fontana, poi unite le uova e una presa di sale. Lavorate la pasta per una ventina di minuti poi lasciatela riposare per mezz’ora.
Come ultima fase tirate la pasta in due sfoglie, poi distribuite a distanza alternata dei “mucchietti” di ripieno e ponete sopra l’altra sfoglia avendo cura di far aderire bene i bordi.
Servendovi di una rotella tagliapasta ritagliate i ravioli in quadrati omogenei.

Origini dei ravioli:

Le origini dei ravioli sono abbastanza incerte, anche se lo stesso Boccaccio gli aveva citati nel Decameron “…niuna altra cosa facevano che far maccheroni e raviuoli e cuocergli…”
I ravioli vengono preparati in tutta la penisola italiana e rappresentano un prodotto tipico della tradizione, infatti il nome cambia a seconda della regione in cui ci troviamo per esempio in Piemonte vengono conosciuti come agnolotti, mentre in Emilia come tortelli.