Come cucinare il pesce azzurro

 Il pesce azzurro è molto diffuso nel Mar Mediterraneo: comprende oltre 300 tipologie di pesce e si distingue per il classico colore, il dorso blu scuro e il ventre argenteo. 

 

Il pesce azzurro vive per lo più in mare aperto ed è una fonte ricchissima di acidi grassi polinsaturi, soprattutto omega 3, preziose sostanze che proteggono il cuore, riducono il colesterolo e i trigliceridi e svolgono un’azione antinfiammatoria.

Le tecniche per risparmiare a tavola nel decalogo dei dietisti italiani

 Tutte le tecniche per risparmiare a tavola senza rinunciare al gusto: arrivano dai dietisti italiani i consigli per poter fare la spesa con un occhio di riguardo verso il portafoglio e verso l’ambiente. 

A stilare un ideale decalogo, gli esperti dell’Associazione italiana dietisti, Andid, che si sono riuniti in occasione del 25esimo congresso nazionale che si tiene a Firenze. 

Decalogo del perfetto barbecue

 Con l’arrivo della bella stagione, ma anche in vista del Primo Maggio, si moltiplicano le occasioni per trascorrere una giornata all’aperto e mangiare fuori, magari preparando il pranzo al barbecue.

Largo dunque a carne, bruschette e verdure di stagione

Come pulire i funghi porcini


I funghi sono uno degli alimenti preferiti dalle persone di tutto il mondo. Ne esistono tantissime varietà, la più prelibata, pregiata e ricercata è quella dei funghi porcini. Questa tipologia di fungo è molto particolare, infatti differentemente dagli altri funghi dopo il taglio non anneriscono. Inoltre il loro sapore molto intenso li rende adatti alla preparazione di numerose portate.

Come pelare a vivo gli agrumi

 Nelle preparazioni culinarie anche l’occhio vuole la sua parte e molto spesso una delle richieste più frequenti nelle decorazioni con gli agrumi è la cosiddetta pelatura a vivo. In che cosa consiste esattamente? Si tratta di un procedimento non difficile, ma che richiede una buona dose di pazienza e una certa manualità.

Quale vino scegliere per servire un dolce

 Scegliere il giusto vino da abbinare ad un dolce è molto difficile. Di solito la maggior parte delle persone sceglie un vino secco o uno spumante brut perché credono che nel momento in cui serviamo un dolce bisogna a creare un contrasto per poter eliminare la sensazione di dolce. In realtà non è del tutto vero, infatti secondo la scuola italiana bisogna sottolineare la sensazione del dolce, andando quindi a rispettare il principio della concordanza che prevede l’esaltazione di una determinata caratteristica della pietanza attraverso il vino.

Come raffreddare velocemente cibi caldi

Gli chef dicono che prima di mettere nel frigorifero o nel congelatore un cibo caldo, come lasagne, brodi e carne è necessario abbassare la temperatura in poco tempo. É sconsigliatissimo lasciare raffreddare le pietanze in modo tradizionale, perché gli esperti hanno stimato che tra i 45 ed i 15 °C si verifica una maggior proliferazione batterica, quindi sarebbe utile acquistare un abbattitore di temperatura, ossia un elettrodomestico che permette di abbassare in pochissimo tempo la temperatura, in modo da conservare tutte le caratteristiche del prodotto in modo ottimale.

Esame gustativo del vino

Dopo avere apprezzato Dolcezza e Morbidezza del vino che stiamo degustando, l`analisi successiva che compiremo ci darà  la possibilità  di valutare la Durezza del vino.

La Durezza viene determinata dalle presenza di acidi organici ed inorganici che donano al palato la sensazione di Freschezza del liquido che introduciamo in bocca. Dal grado di freschezza percepita il vino viene catalogato come segue:

Piatto, se l`acidità  non è proprio avvertita e il vino potrebbe essere andato a male o essere molto vecchio;

L`esame gustativo del vino (I)

Vediamo adesso cosa andiamo a ricercare e quali elementi valutiamo quando degustiamo un vino.

Per prima cosa valutiamo la Morbidezza e la Dolcezza, in base alla quantità  di zuccheri rimasti dopo la fermentazione la dolcezza di un vino viene così classificata:

Secco, se non si avverte alcuna sensazione dolce;
Abboccato, se la sensazione è appena percepita;
Amabile se la sensazione è netta;
Dolce se il sapore zuccherino prevale (nel caso dei moscati);
Stucchevole se la eccessiva dolcezza è sgradevole.

Degustazione: esame gustativo vino

Dopo avere valutato l`aspetto, il colore e le sensazioni olfattive giungiamo alla terza fase della degustazione di un vino, l`esame gustativo.

L`organo che utilizzeremo per cogliere i sapori talvolta complessi di un vino è la lingua. La nostra lingua è strutturata per cogliere quattro sapori ben definiti: il Dolce mediante le papille poste sulla punta, l`Acido mediante le papille laterali anteriori a ridosso della punta, il Salato mediante le papille poste ai lati della lingua, l`Amaro con quelle della zona dorsale.

Esame Olfattivo del vino – prima parte

E` la seconda fase della degustazione del vino, dopo averne saggiato le caratteristiche visive è il momento di concentrarsi sulla gamma di profumi e aromi che il liquido contenuto nel calice può offrire ai nostri sensi.

E` forse la fase più impegnativa della degustazione e quella che richiede maggiore studio, applicazione e va praticata con assiduità  per affinare la tecnica “investigativa”.

Degustazione vino: il colore

Il colore del vino è sicuramente l`aspetto che l`occhio del degustatore coglie per primo. Il colore può influenzare tutto il processo di valutazione del vino, il primo impatto infatti predisporrà  l`animo del degustatore in senso positivo o i senso negativo.

Ovviamente un valido assaggiatore di vini deve essere in grado di non subire questo possibile condizionamento, deve valutare le caratteristiche in maniera lucida e razionale. Un elemento importante è l`ambiente dove si svolge la degustazione, l`optimum sarebbe una sala dai colori neutri con una illuminazione omogenea a luce naturale.

Degustazione del vino – parte prima

La degustazione è una analisi sensoriale che coinvolge vista, olfatto, gusto e in parte tatto per potere interpretare, catalogare e ovviamente apprezzare le caratteristiche del vino che ci viene proposto.

Importante è conoscere la terminologia adeguata con cui esprimere le sensazioni che proviamo, ogni aggettivo che useremo sarà  un “descrittore” che identifica una caratteristica ben definita.