Tiramisu origini

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Sicuramente vi sarete chiesti da dove derivi il nome del tiramisù, un dolce ormai famosissimo in tutta Italia e non solo, e molto apprezzato sia da grandi che piccini, ma la storia di questo dolce è molto strana, e risale secondo le maggiori fonti alla fine del XVII secolo.

Il tiramisù sarebbe nato a Siena, grazie a Cosimo III, il Granduca di Toscana, e ad una sua visita nella città senese. Cosimo III si trasferì a Siena per qualche giorno e i pasticceri decisero che era giusto creare un nuovo dolce in suo onore.

Il dolce doveva avere un sapore importante, come il duca stesso, ma doveva sfruttare ingredienti semplici ed allo stesso tempo gustosi al palato infatti il Granduca si racconta fosse un gran goloso di dolci.

In origine la nuova ricetta prese il nome di zuppa del duca, proprio per l’occasione per cui fu preparata, ma col passare degli anni al tiramisù vennero associate funzioni afrodisiache, tant’è che moltissimi usavano mangiare grandi porzioni di questo dolce prima dell’incontro amoroso.

Proprio da questa leggenda deriva il nome malizioso di tiramisù, un’allusione nemmeno troppo nascosta.

A dire il vero esiste poi anche un’altra versione della storia del tiramisù, secondo la quale questo dolce sarebbe nato solamente nel 1960 come lo conosciamo oggi, in un ristorante di Treviso dal nome “El Toulà”.

6 commenti su “Tiramisu origini”

  1. Leggete perfavore e poi ditemi cosa ne pensate a proposito del TIRAMISU’
    Una domenica agli inizi degli anni 70, venne a casa nostra mia zia con la sua famiglia e portò un dolce, che disse si chiamava “tiramisù” era fatto con i famosi biscotti PAVESINI izuppati nel caffè, il cacao in polvere e il mascarpone. E tutti noi a chiedere: Ella ci disse che era un formaggio molle, tipo ricotta ecc. Certo il dolce era buonissimo ma il mascarpone era introvabile, se si andava in un negozio ( i supermercati ancora erano rari)a chiederlo ti rispondevano che non lo avevano mai avuto, ma che ne avrebbero fatto richiesta ai fornitori. Così quando riuscimmo a procurarci la materia prima, iniziammo anche noi a fare ogni tanto questo dolce,non troppo spesso però,in quanto i Pavesini erano un po’ cari. Finchè un giorno la mia amica Gisella dopo averlo assaggiato e averne gustato la bontà propose: Così facemmo la prova e constatammo che effettivamente si potevano usare benissimo i savoiardi. Da quel giorno in ogni occasione presentavamo il tiramisù, tutti ne elogiavano il buon sapore e tutti volevano sapere la ricetta. Con gli anni a venire ( inizi anni ’80) si cominciò a vedere nei supermercati e nei negozi il pacco dei savoiardi con su scritto “con ricetta del tiramisù” e fu allora che io e mia sorella ci chiesimo: Ecco qua, era questo che vi volevo raccontare. Adesso non voglio certo dirvi che la ricetta del tiramisù con i savoiardi l’abbiamo inventata noi, ma … lascio a voi il libero pensiero. Grazie per aver letto questo mio commento.

  2. DEVO RISCRIVERE TUTTO PERCHE’ rileggendo ho visto che mancavano tutte le frasi scritte tra virgolette,perciò chiedo ai moderatori di cancellare il prcedente commento e sostituirlo con questo. Grazie
    Leggete perfavore e poi ditemi cosa ne pensate a proposito del TIRAMISU’
    Una domenica agli inizi degli anni 70, venne a casa nostra mia zia con la sua famiglia e portò un dolce, che disse si chiamava “tiramisù” era fatto con i famosi biscotti PAVESINI izuppati nel caffè, il cacao in polvere e il mascarpone. E tutti noi a chiedere: “ Cos’è il mascarpone?” Ella ci disse che era un formaggio molle, tipo ricotta ecc. Certo il dolce era buonissimo ma il mascarpone era introvabile, se si andava in un negozio ( i supermercati ancora erano rari)a chiederlo ti rispondevano che non lo avevano mai avuto, ma che ne avrebbero fatto richiesta ai fornitori. Così quando riuscimmo a procurarci la materia prima, iniziammo anche noi a fare ogni tanto questo dolce,non troppo spesso però,in quanto i Pavesini erano un po’ cari. Finchè un giorno la mia amica Gisella dopo averlo assaggiato e averne gustato la bontà propose: “ e se invece dei Pavesini usassimo i savoiardi? Forse potremmo farlo più spesso, perchè questi costano di meno e sono quasi simili come sapore e come fragranza” Così facemmo la prova e constatammo che effettivamente si potevano usare benissimo i savoiardi. Da quel giorno in ogni occasione presentavamo il tiramisù, tutti ne elogiavano il buon sapore e tutti volevano sapere la ricetta. Con gli anni a venire ( inizi anni ’80) si cominciò a vedere nei supermercati e nei negozi il pacco dei savoiardi con su scritto “con ricetta del tiramisù” e fu allora che io e mia sorella ci chiesimo: “ ma non fu un’idea di Gisella quella di usare i savoiardi? E pensa un po’ adesso è come se questi fanno parte della ricetta originale, mentre quella originale era con i pavesini” Ecco qua, era questo che vi volevo raccontare. Adesso non voglio certo dirvi che la ricetta del tiramisù con i savoiardi l’abbiamo inventata noi, ma … lascio a voi il libero pensiero. Grazie per aver letto questo mio commento.

  3. Buongiorno! Spero nn sia la “Mariantonietta regina della Francia!….” dai scherzavo! Mi dispiace in realtà nn siamo stati noi…ad inventare il Tiramisù con i savoiardi La tua amica forse aveva fatto la zuppa inglese e l’aveva scambiata per tiramisù…infatti è la zuppa inglese che richiede i pavesini! Sappiamo tutti…visto che siamo su questo fronte …a chi si adduce l’invenzione del dolce! Marì era per scherzare un pò sotto questo cielo buio… omunque è il mio dolce preferito e quandomi invitano a qualche festa chiedo se han fatto il tiramisù MMMMMhhhhhhquantè bbbbono!!!!!!!!!! Un bacio Mariateresa

  4. Cara Maria Antonietta,
    immagino tu non stia scrivendo dalla Lombardia. Qui il mascarpone l`abbiamo sempre trovato con facilità: è un prodotto tipico della nostra regione. E ti dirò di più, abbiamo sempre usato i savoiardi (o al limite, chi aveva il tempo per farlo, il pan di Spagna) come base del tiramisù. Non ti parlo della notte dei tempi, ma almeno dagli anni `70 (quando ero abbastanza grande da ricordarmene) si è fatto così.
    Di ricette con i pavesini o con il philadelphia al posto del mascarpone ne ho sentito parlare solamente come varianti, e da metà degli `80 in poi.
    Mi spiace se ti ho delusa (spero mi perdoni anche Gisella)

    ciao
    Massi

    P.s. Se vuoi provare un altro dolce fatto con i biscotti cerca la ricetta del “mattone”, è un dolce tipico dell’astigiano, buonissimo

  5. Quand’ero piccolo piu’ di cinquanzacinque anni fa a Venezia mia madre faceva il tiramisu’ senza chiamarlo cosi’.
    A noi bambini era proibito perchè er fatto con savoiardi imbevuti nel caffe’.
    Poi ritorno’ alla moda negli anni settanta grazie al Toulà e a Cipriani e a molte trattorie del trevigiano e del veneziano.
    Savoiardi imbevuti rapidamente nel caff’.
    Mascarpone comprato a peso al mercato di Rialto a Venezia (ora è proibito venderlo a peso per ragioni di igiene) buonissimo (altro che quello in confezione)giallo d’uovo sbattuto ed incorporato nel mascarpone a freddo(con i pericolo di salmonellosi) amaretto di saronno, e polvere di cacao fondente.
    Mia madre l’aveva imparato da mia nonna ! veneta.
    Nel 1970 in campagna a trenta chilometri da Parigi una famiglia di emigranti veneti mi invito’ a casa loro e mi offrirono per dessert un tiramisu'(con fromage blanc e non mascherpone inesistente in quei luoghi a quel tempo) che loro chiamavano zuppa dolce veneta.
    Ma nel XVII secolo c’era già il caffé a Siena ?

  6. attenti al colesterolo,che con questo tipo di dolce sale alle stelle!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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