Chantilly allo zabaione con uva nera

Home » Dolci » Chantilly allo zabaione con uva nera

Una delle più classiche ricette del periodo natalizio, consumata abitualmente nel corso delle lunghe festività ormai imminenti, è sicuramente quella dello zabaione la cui preparazione base può venir utilizzata per la realizzazione di numerosi altri dolci o creme o liquori.

Quello che vi stiamo per presentare, in questo senso, potrebbe rappresentare l’esempio perfetto di quello che abbiamo voluto intendere con la nostra introduzione giacché lo zabaione, che già vi abbiamo insegnato a preparare, viene unito alla panna, alle lingue di gatto e all’uva nera per comporre un dolce unico, gustoso ed originale.

NATALE 2011

► Pranzo di Natale ecosostenibile

Menu economico per il Cenone Natalizio

► Menu vegetariano per il Cenone Natalizio

INGREDIENTI

– 200 grammi di zabaione

– 220 grammi di panna fresca da montare

– 4 grammi di gelatina in fogli

– 30 grammi di zucchero

– 250 grammi di uva nera

– una decina di lingue di gatto

– Si comincerà, giacché rappresenta il passaggio più lungo, caramellando l’uva nera. Per farlo divideremo gli acini, li priveremo dei semi e li porremo, insieme allo zucchero, in una capiente casseruola

– Porremo dunque la casseruola su un fuoco moderato e, continuando a mescolare, faremo cuocere per circa 4 minuti una volta che lo zucchero si sia completamente sciolto

– A questo punto, seguendo la nostra classica ricetta, si preparerà lo zabaione

– Nell’attesa porremo la gelatina in una bacinella di acqua gelata e, una volta pronto lo zabaione, la scoleremo accuratamente e ve la aggiungeremo ancora a caldo

– Una volta scioltasi la gelatina rimuoveremo lo zabaione dal fuoco e lo lasceremo completamente raffreddare

– Mentre si aspetta si potrà cominciare a preparare la panna montata che poi, facendo molta attenzione, incorporeremo allo zabaione

– Potremo dunque assemblare il nostro dolce ponendo, sul fondo delle coppette, gli acini d’uva caramellati, coprendoli con la chantilly allo zabaione e guarnendo, infine, con le lingue di gatto.