Il tofu

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Tra gli alimenti della cucina orientale che negli ultimi decenni si sono ampiamente diffusi anche in occidente, e che hanno conquistato un posto di riguardo soprattutto nella cucina vegetariana e vegana si annovera il tofu. Un prodotto particolare, ottenuto con la lavorazione dei fagioli di soia, che vengono bolliti e da i quali viene estratto il liquido, chiamato “latte di soia” il quale viene fatto cagliare con l’uso di agenti chimici simili a quelli con i quali viene fatto cagliare il formaggio ottenuto da lette animale, il solfato di calcio ed il cloruro di magnesio.

Le caratteristiche nutritive del tofu sono notevoli, ed il suo apporto in termini di proteine, vitamine e calcio è pari a quello dei formaggi, pur mantenendo un apporto calorico decisamente più basso.

La consistenza del tofu, così come viene venduto nei negozi specializzati ed oggi anche nei più forniti supermercati, è morbida e compatta, generalmente a forma di cubo o parallelepipedo a seconda del metodo artigianale o industriale di produzione.

La materia cagliata infatti viene sottoposta ad una particolare pressatura, in appositi recipienti forati, per farne uscire il liquido in eccesso ed ottenere così la consistenza desiderata.

Per il palato degli occidentali il gusto del tofu, insapore ed inodore, lascia spesso sconcertati ad un primo assaggio.

Ma una volta padroneggiate particolari tecniche di marinatura e di preparazione il tofu si rivela essere un alimento molto versatile, duttile e gustoso, capace sia di rappresentare un ottima pietanza salata che un dolce.

Solitamente, per le preparazioni salate, si lasciano marinare i cubetti di tofu in salsa di soia, che dona al formaggio di soia un gusto intenso e salato, dopodichè questo può essere fritto, grigliato alla piastra o sul barbeque o ancora cucinato alla pari della carne e dei formaggi.

Ottimo l’impiego del tofu anche nella preparazione di salse come la maionese, dove viene utilizzato al posto delle uova.